Salvini: "Via maestra è il voto, non temo manovre di Palazzo"
Milano, 5 lug. (Adnkronos) - "La via maestra è il voto. Lo prometto, facciamo di tutto per mandarli a casa il prima possibile". Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, a un gazebo del partito a Milano, rivolgendosi ai cittadini presenti. "Siamo nelle mani del buon Dio e degli italiani, io sono preoccupato più che per le manovre di Palazzo per la situazione economica e sociale. Cassa integrazione, posti di lavoro a rischio, l’allarme di Confindustria e Confcommercio". In più, dice, "mi preoccupa un governo litigioso e confuso, mi preoccupa la scuola, avere un ministro come l’Azzolina è un problema. Spero che gli italiani possano tornare a scegliere il prima possibile".
Salvini non teme un’intesa segreta tra Forza Italia, Pd, Movimento 5 Stelle su legge elettorale e Mes e anzi si dice certo che il centrodestra sarà compatto. "No - risponde - temo i cantieri fermi sulle autostrade, che fanno perdere ore ai cittadini in coda e le cartelle in partenza da Equitalia", ribadisce. "Le due battaglie che stiamo portando avanti in questi giorni sono sbloccare i cantieri sulle autostrade che stanno facendo disperare gli italiani e bloccare gli 8 milioni di cartelle esattoriali in partenza. I dibattiti surreali sulla legge elettorale, sul Mes e sui giochini non mi appassionano. E sono sicuro che il centrodestra sarà compatto" aggiunge.
Per il futuro candidato sindaco di Milano il centrodestra non avrà problemi, spiega poi Salvini. "Io qualcuno l’ho già incontrato ma ne parleremo al tavolo (del centrodestra, ndr) perché vince la squadra. Però la cosa bella - dice ai cronisti - è che a differenza dell’ultima volta, quando faticavamo a trovare qualcuno pronto a scendere in campo, ora ci sono diverse persone di assoluto livello, manager riconosciuti anche a livello internazionale che vogliono mettersi a disposizione di Milano". Di nomi, "ne abbiamo più di uno, lo sceglieremo entro l’estate, perché bisogna cominciare".
A settembre ci sarà un nome? "Assolutamente si". Sarà nome indicato dalla Lega? "I nomi - risponde - sono scelti da tutta la squadra e mi piacerebbe che in tutte le città al voto ci fosse qualcuno che si fa avanti senza tessere di partito in tasca". Da una parte, aggiunge, "c’è quindi una squadra stanca, sfilacciata, un sindaco che pensa più che altro a Roma, che critica il governo e da questo punto di vista ne condivido le critiche, e dall’altra parte c’è l’entusiasmo di chi ha voglia di tornare a Milano".