Omicidio Polizzi, Cassazione conferma ergastolo per Riccardo Menenti
Roma, 9 lug. (Sib/Adnkronos) - di Sibilla Bertollini
Non c’è tempo di dirsi nulla: sono le lacrime e gli abbracci tra i familiari e gli amici di Alessandro Polizzi, ucciso con un colpo di pistola a marzo del 2013, a parlare subito dopo la lettura della sentenza della Corte di Cassazione, che rigettando i ricorsi contro l’appello-bis, ha confermato l’autore materiale dell’omicidio del giovane perugino, Riccardo Menenti, all’ergastolo e suo figlio Valerio, per concorso, a 16 anni e mezzo. "Giustizia è fatta", dice con emozione il legale della famiglia Polizzi Nadia Trappolini fuori dall’Aula della Suprema Corte, "certo resta l’amarezza - aggiunge - di sapere che Alessandro al padre e alla madre non glielo restituisce più nessuno".
"Una bella pagina per la giustizia italiana", commenta a caldo la madre di Alessandro Polizzi che, commossa, fatica a parlare. "Non si poteva legittimare uno che ha sempre detto che si è fatto giustizia da solo. Una lunga battaglia durata 7 anni", aggiunge. "Non abbiamo vinto, abbiamo perso uguale - afferma il padre di Alessandro, Giovanni Polizzi con gli occhi lucidi, accanto alla moglie - perché nostro figlio non c’è più. Sì, alla fine abbiamo avuto giustizia ma con questa non ci facciamo niente, la domenica sempre al cimitero andiamo. Domani? Staremo io e mia moglie da soli, lontani da tutto e da tutti".
"Siamo increduli perché dopo tutto questo patire lungo sette anni fatto di processi e amarezze nel vedere i Menenti liberi, perlomeno oggi possiamo dire che giustizia è stata fatta", sostiene a sua volta il fratello di Alessandro, Francesco Polizzi. Julia Tosti, fidanzata di Alessandro, scampata all’agguato mortale quella maledetta sera del 2013, piange. La lettura della sentenza per lei è una liberazione che attendeva da quando tutto è iniziato.
"Non ci credo, non ci credo, non ci credo", ripete. "E' stato un incubo, ma sono contenta di aver creduto alla giustizia fino all’ultimo. Non ho mai mollato: speravo che si arrivasse a questo risultato. Grazie a tutti". "Questa vicenda si è finalmente chiusa: Julia non ne poteva più - dichiara il suo avvocato Donatella Donati - In questi anni ha vissuto in modo precario aspettando un ristoro. Oggi è finita, finalmente. Per lei, per i familiari di Alessandro".