(Adnkronos) - Con il documento sugli ammortizzatori sociali presentato oggi dal ministro del Lavoro Andrea Orlando a parti sociali e imprese, si cerca di fornire una prima risposta a una serie di problemi emersi nell’applicazione concreta degli strumenti nel corso dei mesi passati. E' quanto avrebbe detto, si apprende da fonti presenti all'incontro, lo stesso ministro nell'introduzione al tavolo di lavoro convocato questa mattina e al quale partecipano sindacati, associazioni di categoria e imprese. Secondo quanto spiegato inoltre dal ministro, se in questa fase emergesse subito una concordanza di intenti, alcune norme potrebbero essere anticipate negli strumenti e nei veicoli normativi che si offriranno già nelle prossime settimane, senza attendere la conclusione della discussione. L'incontro, che è svolto in videoconferenza e che ha visto la partecipazione oltre che di Cgil Cisl, Uil e Ugl anche di Confindustria e delle altre realtà imprenditoriali da Confapi a Cna, da Confcommercio ad Alleanza Coop, è stato convocato dal ministro, aveva precisato una nota del dicastero, "per sottoporre al confronto un documento 'aperto' che definisca le possibili linee di intervento finalizzate alla semplificazione delle procedure di attivazione e gestione degli ammortizzatori sociali". Nel corso dell'incontro di oggi, di natura prevalentemente tecnica, il ministro Orlando ha presentato un primo documento che, si apprende ancora, affronterebbe la questione della semplificazione delle procedure attraverso le quali si arriva all’attivazione della cassa integrazione, così come previsto dalla road map annunciata nei giorni scorsi. Questo primo passaggio, fanno sapere anche le fonti, sarà correlato con tutti i prossimi step che arriveranno in tempi brevi, a iniziare da un secondo tavolo che si terrà la prossima settimana, durante il quale si dovrebbe discutere del perimetro e degli strumenti degli ammortizzatori sociali. A seguire, anche con un passaggio con il ministero dell’Economia, si dovrebbe invece affrontare la questione della ripartizione dei costi. Infine, nel quarto incontro, si dovrebbe discutere della questione delle modalità di gestione degli strumenti nel frattempo individuati. "Al ministro Orlando abbiamo chiesto una riforma degli ammortizzatori sociali inclusiva, equa, all'insegna della semplificazione e che sappia finalmente coniugare sostegno al reddito e riqualificazione professionale". Così, in una nota, Luigi Ulgiati, vicesegretario generale dell'Ugl e Fiovo Bitti, dirigente Confederale Ugl, presenti all’incontro. "Abbiamo davanti una doppia sfida. Nell'immediato - scrivono - occorre mettere in sicurezza redditi e lavoro. Nel medio-breve periodo, comunque entro l'anno, è utile arrivare ad una revisione della normativa vigente. A distanza di quasi sei anni dal Jobs act, le criticità sono evidenti: dalla durata complessiva degli ammortizzatori alla complessità delle procedure, dalla esclusione di alcune categorie, compresi gli iscritti alla gestione separata, i lavoratori stagionali, gli ambulanti e quelli della pesca, alla mancanza di politiche attive". "Apprezziamo - prosegue la nota - il costante coinvolgimento delle parti sociali e la volontà di dialogo manifestata dal ministro Orlando. Siamo fiduciosi che da un confronto serrato con il governo possa arrivare un giusto equilibrio fra le diverse esigenze nell'interesse del Paese, nel solco tracciato dallo stesso presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e tenendo conto delle opportunità che derivano dal Piano nazionale di ripresa e resilienza", concludono Ulgiati e Bitti.