Roma, 23 gen. (Adnkronos) - Silvio Berlusconi torna al San Raffaele per accertamenti medici. Qualcuno parla addirittura di un ricovero da giovedì scorso. E subito si scatena una ridda di voci su cosa sia successo davvero al leader azzurro. C'è chi dice che siano solo controlli di routine, chi parla di un crollo psicologico e di un pò di depressione dovute allo stress per il tour de force per lo scouting quirinalizio e chi, invece, scommette su una scusa per 'mascherare' l'umore nero e la forte amarezza per il 'passo indietro' sul Colle dovuto al pressing asfissiante degli alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Di fatto il Cav si è inabissato dal 20 gennaio quando sembrava che dovesse andare alla commemorazione di David Sassoli a Strasburgo. E la sua 'assenza' è culminata ieri al vertice decisivo 'on line' del centrodestra, dove la senatrice Licia Ronzulli, usando il suo pc, ha letto al suo posto la nota con l'annuncio del ritiro. Col passare delle ore il mistero si è infittito e alla fine ci ha pensato il primario Alberto Zangrillo a chiarire con una nota che ''Berlusconi si trova da questa mattina al San Raffaele e si sta sottoponendo ai controlli clinici periodici, programmati da tempo inseriti in un protocollo standard". In particolare il medico personale del Cav precisa: ''Proprio per la contemporaneità tra la scadenza dei controlli e il delicato momento politico, il presidente di Fi ha deciso di recarsi oggi all'ospedale solo dopo aver comunicato le sue intenzioni rispetto alla candidatura per la presidenza della Repubblica". Parole che però non chiariscono del tutto le ragioni dell'assenza dell'ex premier. Da Arcore trapela solo che sono stati giorni molto intensi, ma il presidente di Fi sta bene. Come confermato anche da Matteo Salvini che oggi ha chiamato l'alleato per ringraziarlo ancora una volta del suo ''gesto di grande generosità'': ''Berlusconi è sereno e sta bene''. Domani all'ora di pranzo si riunirà nell'Auletta dei gruppi di Montecitorio l'assemblea dei grandi elettori di FI: allo stato non si sa se il leader forzista manderà un messaggio scritto o farà un saluto virtuale. ''Lo scopriremo solo domani, l'uomo è imprevedibile'', dice un big azzurro che lo conosce bene. Non è la prima volta che la salute di Berlusconi ruba la scena politica. Da anni, la storia politica e giudiziaria del leader azzurro si intreccia con acciacchi fisici e malattie, periodi più o meno lunghi di convalescenza e guarigioni. E immancabilmente spunta il sospetto che usi il suo corpo come scusa, o più tecnicamente, come legittimo impedimento per non presentarsi in Aula. I suoi detrattori, infatti, lo criticano, parlano di 'virus processuale', facendo notare che i malanni dell'imprenditore brianzolo spesso coincidano con le udienze processuali. E ogni volta lo staff dell'ex premier è costretto a smentire o precisare, a seconda dei casi. Da qualche anno, però, il 'corpo del capo' preoccupa il partito: precisamente da quando il Cav ha subito un delicato intervento chirurgico a cuore aperto nel 2014. Da allora, ogni 'passaggio in ospedale' o visita medica fa andare in fibrillazione big e peones, preoccupati per il loro leader, 84 primavere e con un fisico già provato. I vari pit stop sono legati per lo più dovuti alle aritmie cardiache e agli effetti del long Covid post contagio. L'ultimo blitz al San Raffaele per un rapido controllo è del 9 dicembre scorso (dopo due ore rientrò ad Villa San Martino), mentre l'ultimo ricovero, conosciuto alla stampa, risale al 27 agosto scorso, dopo le vacanze in Sardegna per accertamenti post Covid: durò poco meno di 24 ore (trascorsa la notte il Cav è stato dimesso il primo pomeriggio) e si sarebbe reso necessario, secondo lo staff azzurro, "per una valutazione clinica approfondita" a causa di un lieve problema cardiaco. Accompagnato dalla scorta, il fondatore di Fi era apparso in buona forma fisica. E a Villa La Certosa, raccontano, avrebbe trascorso le giornate tra relax (con la famiglia) e lavoro, senza mai perdere di vista gli ultimi sviluppi della situazione politica. Nel buen retiro sardo tornò a ricevere ospiti, come attestato dalle foto postate sui social, a cominciare da quella con il fresco campione europeo Gigio Donnarumma. Al San Raffaele il leader era andato anche lo scorso maggio ed era stato il secondo ricovero nel giro di un mese, conseguenza ancora del Covid, contratto un anno fa. "Il nostro presidente ha avuto qualche problema, ma è un leone e vincerà anche il Coronavirus", aveva assicurato dopo le dimissioni a maggio il coordinatore nazionale forzista, Antonio Tajani, smentendo ancora una volta voci discordanti sulla forma fisica del fondatore di Fi. Una nota di partito aveva poi precisato che il "ricovero di maggio era stato prescritto dai sanitari per accertamenti e cure in relazione ai postumi della malattia da Coronavirus dalla quale il presidente era stato affetto nei mesi scorsi". Da qui la necessità di continuare a domicilio un adeguato periodo di riposo, di riabilitazione e cure, come prescritto dai sanitari. In passato più volte Berlusconi è ricorso a cure mediche. Ogni acciacco fisico è stato puntualmente dato in pasto ai media, in nome di quel principio caro a un comunicatore come lui, che il 'corpo' esibito gioca un ruolo di primo piano in politica, anche come 'acchiappa' consensi. Lo scorso aprile il presidente di Fi è costretto al ricovero dopo una caduta accidentale a 'Villa Grande' a Roma il 10 febbraio che gli aveva procurato una contusione al fianco, costringendolo a rientrare a Milano per gli accertamenti del caso presso la Clinica La Madonnina.Tra le 'sfide superate' dall'uomo di Arcore c'è quella molto complicata e dolorosa di un tumore alla prostata per cui fu venne operato nel '97 in gran segreto al San Raffaele. E' stato poi lo stesso Cavaliere a raccontarlo in una intervista nel 2000 (''Ero convinto di avere un male incurabile, invece, per fortuna, il male era localizzato ed è stato possibile combatterlo"). Tanti nella vita di Berlusconi gli stop dovuti a problemi di salute. Dal malore in diretta tv nel 2006 durante un comizio alla kermesse dell'allora Casa delle libertà, al ricovero per la positività al Covid dell'estate scorsa. A Montecatini il leader forzista sviene e si accascia sul palco, ma si riprende poco dopo, rifiutando l'ambulanza. Poi resterà al San Raffaele per 2 giorni in osservazione. La sera del 13 dicembre 2009 in televisione arrivano le immagini del volto del Cav insanguinato a seguito di una 'statuina' del Duomo lanciata a breve distanza da Massimo Tartaglia, arrestato per lesioni pluriaggravate. Il bollettino medico parlerà di una ferita lacero-contusa con frattura del setto nasale e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato e prognosi di 20 giorni: lascerà l'ospedale il 17 dicembre. Berlusconi ha sofferto più volte di uveite, una fastidiosa infezione che colpisce gli occhi: viene ricoverato una prima volta nel 2013, sempre al San Raffaele di Milano, e una seconda nel 2014. Famosa la foto che lo ritrae al Senato con occhialoni neri: sarà costretto a indossarli per qualche settimana durante il giorno come protezione dalla luce. Nel 2016 lo attende quello che lui definirà una ''prova molto dolorosa'': l'operazione a cuore aperto per la sostituzione della valvola aortica ancora una volta al San Raffaele. Nel giorno dell'intervento conquistano i media le lacrime della compagna di allora, Francesca Pascale, che piange con un fazzoletto in mano, affacciata da una finestra del sesto piano dell'edificio D dove era degente il Cav. Nel novembre 2019 il leader forzista viene ricoverato alla clinica 'La Madonnina' dopo una caduta a Zagabria, dove era impegnato nei lavori del congresso del Ppe: solo una contusione e tanto spavento perché in un primo tempo si era temuta una frattura del femore. Nell'aprile dello stesso anno Berlusconi affronta una nuova operazione, stavolta per un'occlusione intestinale: sarà dimesso dopo alcuni giorni. Il 2020 del Cav sarà segnato dal Covid: il 2 settembre, dopo il soggiorno estivo a Villa La Certosa in Sardegna, risulta positivo e due giorni più tardi viene ricoverato al San Raffaele per un inizio di polmonite bilaterale: lascerà l'ospedale milanese dieci giorni dopo, il 14 settembre. "E' stata la prova più pericolosa della mia vita, ho pensato di morire, ma anche questa volta l'ho scampata", scherza al momento delle dimissioni ma la convalescenza sarà lunga. Il 14 gennaio scorso ennesimo pit stop, all'ospedale specializzato del Principato di Monaco per uno scompenso cardiaco a Nizza, nella villa della primogenita Marina in Provenza, suo buen retiro per il soggiorno post contagio. Nel febbraio 2021 Berlusconi è vittima di un incidente domestico a 'Villa Grande', l'ex dimora sull'Appia Antica del regista e suo grande amico, Franco Zeffirelli, diventata nuovo quartier generale azzurro a Roma dopo aver disdetto l'affitto della storica sede di Fi a palazzo Grazioli. Galeotto fu un gradino che porta al salotto della sua residenza capitolina ancora poco conosciuta. Il leader forzista non lo ha visto, è inciampato, ha sentito dolore a un fianco. Da qui il trasferimento precauzionale alla clinica 'La Madonnina' per gli accertamenti del caso e la scelta di trascorrere lì la notte. L'indomani le dimissioni e subito al lavoro per votare a distanza a Bruxelles. L'estate scorsa Berlusconi risulta positivo al Covid. Si rende necessario, quindi, il ricovero al San Raffaele dove viene diagnostico l'inizio di una polmonite bilaterale. Il virus colpisce anche la famiglia: i figli Marina, 54 anni; Luigi, 31 anni, e Barbara, 36 anni. Sarà una convalescenza lunga e dolorosa. L'ex premier si riprende ma gli strascichi del Coronavirus si fanno sentire e lo costringono più volte a farsi ricoverare, sempre nel nosocomio lombardo, per evitare il peggio. Ogni volta che entra al San Raffaele, iniziano a circolare voci discordanti sulle sue condizioni fisiche, creando fibrillazioni all'interno di Fi e non solo. L'ultimo ricovero è quello dell'11 maggio, qualcuno dice causato da una gastroenterite acuta legata al post Covid. Al fianco dell'ex premier c'è sempre il medico personale, Zangrillo, primario di Anestesia e rianimazione del San Raffaele. Famose le parole di Zangrillo (''beva subito'') del novembre 2013 sul palco del Consiglio Nazionale del Pdl quando dopo un'ora e mezzo di comizio, il Cav affaticato si aggrappa al leggio per un calo di pressione: in quell'occasione il medico salì sul palco per aiutarlo a riprendersi. Anche oggi è toccato a Zangrillo stoppare le varie voci sulle condizioni di salute del 'capo'.