Breve guida al cappotto termico esterno
(Adnkronos) - In tema di bonus edilizi l’agevolazione più discussa, nel bene o nel male, è da sempre il Superbonus 110. Specie ora che tale forma di agevolazione fiscale sta mostrando tutti i suoi limiti.
Introdotto dal Governo nel 2020 il Superbonus 110 ha già subito un numero considerevole di modifiche e integrazioni, ben 16 tra decreti legge e proroghe che hanno generato incertezza e caos nella filiera delle costruzioni. Di fatto ora il Superbonus 110 si trova a un punto fermo, le cui cause sono legate a diversi fattori:
• il cattivo funzionamento nel meccanismo della cessione dei crediti
• l’esaurimento delle risorse previste dal Governo per i bonus edilizi
• l’aumento dei costi delle materie prime
Fondi superati e crediti bloccati
Secondo i dati recentemente diffusi dall’Enea, a fronte di uno stanziamento di 33,3 miliardi di euro fino al 2036 da parte del Governo, le richieste per il Superbonus 110 hanno già superato i 33,7 miliardi. In aggiunta, il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze Maria Cecilia Guerra, nel corso di un’interrogazione parlamentare ha dichiarato che secondo l’Agenzia delle Entrate risultano circa 5,4 miliardi di euro di crediti non ancora accettati, di cui 3,7 miliardi relativi al Superbonus 110. Numeri che la dicono lunga sulla paralisi del meccanismo del Superbonus e suggeriscono un intervento straordinario da parte del Governo per salvaguardare imprese e professionisti del settore edile, che per rispettare gli impegni presi con i committenti continuano ad accumulare crediti fiscali che al momento non possono essere ceduti.
L’appello della filiera delle costruzioni
I rappresentanti delle associazioni del settore delle costruzioni, tra cui il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL), si sono riunite a Roma per denunciare con decisione il forte rischio default del sistema dovuto al blocco del meccanismo della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. In particolare, Maurizio Savoncelli, Presidente del CNGeGL ha dichiarato: “Il blocco della cessione del credito sta mettendo in serio rischio la sopravvivenza di imprese e professionisti che, per rispettare gli impegni contrattuali già presi con i committenti, continuano ad accumulare crediti fiscali che restano in attesa di essere ceduti con un conseguente grave problema di liquidità”. Alla luce di quanto affermato, la filiera delle costruzioni fa appello alle forze politiche affinché intervengano con misure immediate e straordinarie per porre rimedio al blocco della cessione dei crediti che lascia imprese e cittadini nella più completa incertezza. Viene, inoltre, richiesto un incontro con i leader politici per discutere le misure da intraprendere, anche sulla base di una serie di proposte condivise dai rappresentanti delle imprese e associazioni del settore edile.