Roma, 5 mar. (Adnkronos) - ''È molto probabile che alzeremo i tassi di interesse di 50 punti base" nella riunione del 16 marzo. "Questa è stata una decisione indicata durante la nostra ultima riunione di politica monetaria e tutti i numeri che abbiamo visto negli ultimi giorni confermano che questo rialzo dei tassi di interesse è molto, molto probabile". Lo afferma il presidente della Bce, Christine Lagarde, in un'intervista per il quotidiano spagnolo 'El Correo' e riportata sul sito della Bce, sottolineando che sui tassi interesse la Bce "non ha un tetto ma un obiettivo di inflazione al 2%". Lagarde si dice certa "che torneremo tempestivamente al nostro obiettivo del 2% e che saremo risoluti e determinati nel farlo". "Vorrei sottolineare che l'inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi e continuerà a diminuire nei prossimi mesi", continua Lagarde. "L'inflazione core, che nell'eurozona esclude energia e alimentari, è troppo alta", sottolinea. "La strada da seguire è chiara: dobbiamo continuare a prendere le misure necessarie per riportare l'inflazione al 2%. E lo faremo". "Questo è l'obiettivo di inflazione a medio termine, che è il modo in cui per noi viene definita la stabilità dei prezzi", sottolinea il presidente. "Non posso dirti quanto andranno i tassi alti", spiega al giornalista. "So che saranno più alti di adesso e abbiamo ancora molto lavoro da fare perché non possiamo dichiarare vittoria. Stiamo facendo progressi, ma abbiamo ancora del lavoro da fare". Secondo il presidente della Bce "l'indicizzazione all'inflazione (delle pensioni ndr) non ci ha aiutato in passato e in generale ha contribuito ad alimentare un'inflazione fuori controllo. Le nostre economie ne sono diventate dipendenti. Non credo sarebbe una buona idea tornare indietro". "So che le persone soffrono per l'inflazione, in particolare i più vulnerabili ed i più esposti, i pensionati con redditi bassi. Alla Bce crediamo che il sostegno del governo dovrebbe essere mirato a quelle persone vulnerabili. E che dovrebbe essere temporaneo". "Quando la situazione migliora, quando i prezzi dell'energia scendono e quando i prezzi degli alimenti si stabilizzano, i governi dovrebbero essere in grado di ritirare il sostegno", spiega il presidente.