Pechino, 13 mar. (Adnkronos) - Il presidente cinese Xi Jinping ha in programma di recarsi a Mosa già la prossima settimana per un incontro con il leader del Cremlino Vladimir Putin. Lo riferiscono fonti citate dai media sottolineando l'importanza di questa visita nell'ottica di sostegno a una Russia sempre più isolata dopo il conflitto in Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha tuttavia confermato la visita, aggiungendo che ''al momento non ho nulla da dire su questo argomento. Di norma, gli annunci di visite ufficiali all'estero sono coordinati simultaneamente e di comune accordo tra le parti. Vi faremo sapere''. Secondo il Wall Street Journal, Xi intende avere anche un incontro online con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina più di un anno fa. Il colloquio dovrebbe avvenire, scrive il Wsj citando fonti ben informate, ''presumibilmente dopo'' la visita del presidente cinese in Russia. Il 10 marzo Xi ha ottenuto unostorico terzo mandato e ha dichiarato al Congresso del Popolo di voler trasformare l'esercito cinese in un "grande muro d'acciaio". "Dovremmo promuovere la modernizzazione della difesa nazionale e della costruzione militare e costruire l'esercito popolare come un grande muro d'acciaio che salvaguardi efficacemente la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo", ha aggiunto Xi. Il congresso di quest'anno ha approvato un aumento del 7,2% della spesa militare. Nel suo discorso Xi ha parlato dei piani di Pechino per l'"unificazione" con Taiwan, seppure usando un tono relativamente cauto e non facendo come in passato dichiarazioni secondo cui non escluderebbe l'uso della forza militare. "Dovremmo attuare la strategia generale del partito per risolvere la questione di Taiwan nella nuova era, aderire al principio della Cina unica e al Consenso del 1992, promuovere attivamente lo sviluppo pacifico delle relazioni tra le due sponde dello Stretto, opporci risolutamente all'interferenza di forze esterne e alle attività secessioniste per l'"indipendenza di Taiwan" e portare avanti con fermezza il processo di unificazione della madrepatria", ha detto il leader ai quasi 3.000 delegati nella Sala Grande del Popolo a Pechino.