(Adnkronos) - Tra le soluzioni per cercare di contrastare il caro energia e al tempo stesso ridurre l'impatto ambientale mediante produzione di energia green c'è quella di installare una serra fotovoltaica sul tetto dell'immobile. Una soluzione economica ed ecologica che sta sempre più prendendo piede sul tetto degli edifici nei contesti urbani di diversi paesi europei. Un esempio emblematico in tal senso è rappresentato dal progetto Symbiose a Nantes, in Francia. Inaugurata nel 2022 a seguito di un intervento di ristrutturazione dell'edificio sul cui tetto è stata creata, la serra, grazie a un impianto a pannelli fotovoltaici, è in grado di produrre energia green capace di riscaldare l'acqua degli appartamenti dell'edificio apportando un risparmio complessivo sul costo delle bollette energetiche di circa 200 euro l'anno. Contrasto al caro energia, dunque, grazie all'autoproduzione di energia green. Ma non solo. La serra sul tetto dell'edificio, che occupa una superficie di circa 400 metri quadri, al suo interno accoglie coltivazioni di frutta, verdura e ortaggi che alimentanto il circuito virtuoso della produzione agricola a chilometro zero, un altro importante tassello della sostenibilità globale. Lo stesso calore che crea le condizioni ideali per la coltivazione in serra, infatti, permette di riscaldare l'acqua ad uso sanitario delle unità abitative dell'immobile. In sintesi, si tratta di un esempio di perfetta sinergia tra bioedilizia, autonomia energetica e agricoltura urbana, che è auspicabile venga seguito su scala continentale. Come funziona una serra fotovoltaica? Il primo tassello è costituito dai raggi solari che all'interno del particolare microclima della serra generano un forte calore e umidità che solo in parte vengono assorbiti dalle piante. L'eccesso viene immagazzinato e servirà per riscaldare l'acqua da distribuire agli appartamenti dell'immobile tramite la rete idrica condominiale.