Roma, 17 mar. (Adnkronos) - La bandiera Onu per le navi umanitarie. È l’appello contenuto in una petizione lanciata su change.org e indirizzata ad António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, Volker Türk, Alto commissario dei Diritti Umani, Václav Bálek, presidente del Consiglio dei Diritti umani, Kitack Lim, segretario dell’Imo (International Maritime Organization) promossa da diverse realtà del mondo civile italiano. Il Comitato promotore è formato dal Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Resq People Saving People, agenzia stampa Pressenza, Asgi, Pax Christi e Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo. ''La situazione nel Mediterraneo è diventata negli ultimi anni sempre più drammatica - si legge nella petizione - naufragi con migliaia di morti e dispersi, altre migliaia di uomini, donne e bambini riportati nell’inferno libico da cui avevano tentato di fuggire mettendosi in mare, navi umanitarie oggetto di una feroce criminalizzazione della solidarietà. È necessario agire per interrompere questa spirale di morte''. Le richieste della petizione: ''Dotare le navi delle Ong della bandiera dell'Onu, per tutelare l'operato delle organizzazioni umanitarie che danno concreta attuazione al dovere di soccorso in mare previsto dalle norme internazionali; Cancellare la cosiddetta zona Sar libica, perché la Libia non garantisce alcun porto sicuro, né il rispetto dei diritti umani''. “Le Nazioni Unite e l’Imo possono farlo, ma per questo è necessaria un’azione internazionale di pressione, che tramite una grande raccolta di firme richiami queste due grandi organizzazioni a scegliere di proteggere la vita e la dignità degli equipaggi delle navi umanitarie e dei migranti strappati a una morte sicura in mare. È necessario che le tante persone indignate e inorridite per l’assoluto disprezzo per la vita mostrato dai governi europei si impegnino in prima persona perché i diritti fondamentali di ogni essere umano vengano rispettati”, dichiara Maurizio Del Bufalo, coordinatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Per aderire all’appello della petizione sulla piattaforma Change.org. La campagna ha già raccolto un ampio sostegno di associazioni e personalità.