Storico accordo ONU per la protezione dell'Alto Mare
(Adnkronos) - L'Alto Mare è lo spazio marino che si estende oltre le acque territoriali e che quindi non appartiene direttamente a nessuno Stato. La sua importanza ambientale è dovuta al fatto che rappresenta oltre il 60% della superficie marina del Pianeta e quindi accoglie ampi e complessi ecosistemi. Per tale motivo deve essere tutelato in modo adeguato. A tale proposito, è dei primi di marzo 2023 la notizia che all'Onu è stato raggiunto uno storico accordo sul Trattato per la protezione dell'Alto Mare. L'accordo che è stato sancito in extremis dopo lunghe trattative, ha visto il parere congiunto di UE, USA, Gran Bretagna e Cina prevede la tutela del 30% dei mari entro il 2030. Durante la seduta all'Onu è stato formalizzato il quadro giuridico per istituire nuove zone marine protette e viene istituita una Conferenza delle parti che dovrà riunirsi periodicamente per discutere la governance e analizzare lo stato delle biodiversità marine. Ora l'accordo dovrà essere adottato in maniera formale, ma il fatto importante è che quanto sancito non potrà più essere modificato in maniera sostanziale.
Lo storico accordo durato ben due settimane, ha rischiato di saltare dopo che si erano bloccati i negoziati sulla convidisione delle risorse genetiche marine e gli eventuali profitti dalla loro commercializzazione per esempio in farmaci e cosmetici. L'Unione Europea ha fatto la sua parte mettendo a disposizione una cifra complessiva di 40 milioni di dollari per agevolare la ratifica dell'accordo e avviare la fase iniziale del Trattato. A proposito di Unione Europea, il Commissario europeo all'ambiente Virginijus Sinkevicius ha dichiarato che l'accordo raggiunto rappresenta un momento storico e che si ritiene orgoglioso di aver contributo a raggiungerlo.