(Adnkronos) - Il presidente russo Vladimir Putin ha effettuato una visita di lavoro a Mariupol. Lo ha reso noto il servizio stampa del Cremlino, citato dall'agenzia russa Tass. Putin, che ha raggiunto la città in elicottero, ha ispezionato una serie di località della città e parlato con i residenti locali. Ha guidato un veicolo lungo le stradedi Mariupol, fermandosi in diverse località. ''Andrà tutto bene'' e ''dobbiamo iniziare a conoscerci meglio'', ha detto Putinagli abitanti della città portuale, sorpresi nel vederlo in visita. "Speravamo che la questione del Donbass potesse essere risolta pacificamente, ma siamo stati ingannati, l'Ucraina si preparava alla guerra", ha ribadito. Durante il viaggio, il vice primo ministro russo Marat Khusnullin ha fatto una relazione dettagliata sui lavori di ricostruzione della città e della sua periferia. "In particolare, il rapporto ha riguardato la costruzione di nuovi quartieri residenziali, strutture sociali ed educative, infrastrutture di servizio e centri medici", ha dichiarato il servizio stampa del Cremlino. Putin ha parlato con i residenti del quartiere Nevskij e ha visitato un appartamento su invito di una famiglia che vi abita. È stata la prima visita in assoluto del presidente russo nel Donbass. Il Cremlino ha riferito che Putin ha visitato anche ''la restaurata filarmonica di Mariupol'', dove la Russia ha tenuto processi farsa dei prigionieri di guerra ucraini. Denis Pushilin, il capo dell'amministrazione filo-russa di Donetsk, ha definito ''simbolica'' la visita del presidente russo a Mariupol. Nel suo canale Telegram, Pushilin ha scritto che "non è un caso che Putin abbia visitato la Repubblica popolare di Donetsk nell'anniversario della riunificazione della Crimea con la Russia. Il ritorno della Crimea e del Donbass sono anelli della stessa catena. In tutti questi anni abbiamo sostenuto che il nostro viaggio verso casa è più lungo e ora noi, insieme alla Crimea, siamo un'unica famiglia dei popoli della Russia. E, naturalmente, siamo molto felici di vedere il nostro presidente nel Donbass". Più tardi il presidente russo si è recato in visita presso il posto di comando di quella che Mosca definisce operazione militare speciale nella città di Rostov sul Don, nel sud della Russia, riferisce ancora l'agenzia di stampa Tass spiegando che Putin ha tenuto una riunione presso un posto di comando e controllo militare nella città russa. Putin è arrivato qui da Mariupol, dove si è recato questa mattina. Come ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov all'agenzia di stampa Ria Novosti, il viaggio di Putin in questo caso non era stato preparato in anticipo. "Per quanto riguarda il viaggio al posto di comando a Rostov sul Don, non era previsto, non era preparato in alcun modo. L'obiettivo principale è guardare il lavoro del posto di comando nella solita modalità", ha detto il portavoce del Cremlino. "Il capo dello Stato ha ascoltato le relazioni del capo di Stato maggiore Valery Gerasimov e di alcuni comandanti militari", ha dichiarato il Cremlino. Putin aveva già visitato il posto di comando il 17 dicembre 2022. Era accompagnato dal ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e dal capo di Stato maggiore delle Forze armate russe Valery Gerasimov. Il giorno prima Putin si era recato in Crimea per celebrare il nono anniversario dell'annessione della penisola ucraina, avvenuta nel 2014. Arrivato a sorpresa, il presidente russo ha visitato una scuola d'arte per bambini. La visita è avvenuta all'indomani del mandato di cattura della Corte Penale internazionale con l'accusa di aver deportato bambini ucraini in Russia. Mandato d'arresto anche contro la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova, in connessione con la guerra in Ucraina. I due mandati di arresto sono legati all'accusa di deportazione illegale di bambini ucraini in Russia. Secondo il presidente della Cpi, Piotr Hofmanski, vi sono ragionevoli motivi di ritenere che Putin e Lvova-Berova siano responsabili "del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione e di trasferimento illegale di popolazione dalle aree occupate dell'Ucraina alla Federazione Russa, a danno dei bambini ucraini". ''La Russia non riconosce'' alcuna delle ''decisioni prese dalla Corte Penale internazionale'' che ritiene ''nulle sul piano legale'', ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.