Mosca, 19 mar. (Adnkronos) - "La Russia accoglie con favore la disponibilità della Cina ad aiutare a risolvere la crisi in Ucraina". Il presidente russo Vladimir Putin si appresta ad accogliere Xi Jinping. Il presidente cinese sarà a Mosca in visita dal 20 al 22 marzo. "La Russia - dice Putin al Quotidiano del Popolo - è grata alla Cina per una linea equilibrata sulla situazione in Ucraina, per aver compreso i retroscena e le vere ragioni". "La visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca è una pietra miliare, a conferma della natura speciale delle relazioni tra i nostri due Paesi", dice Putin. "Le relazioni tra Russia e Cina sono oggi la pietra angolare della stabilità globale e un modello di cooperazione armoniosa", sottolinea. "Il gasdotto Power of Siberia tra Russia e Cina - afferma Putin - è diventato 'l'affare del secolo' per le sue dimensioni". Nel corso della sua intervista, il presidente russo spiega che "la Nato sta cercando di espandere le sue attività a livello globale e penetrare nella regione Asia-Pacifico". La Nato, sostiene Putin, "vuole dividere l'Eurasia per contenere la Federazione Russa e la Cina, ma questo non accadrà". Per Putin, "il sistema geopolitico sta ora subendo cambiamenti cardinali: l'architettura della sicurezza e della cooperazione internazionale viene smantellata". La politica statunitense di doppio contenimento di Russia e Cina, aggiunge, "sta diventando più risoluta". "La Russia è aperta a una soluzione politica e diplomatica della crisi ucraina. Tuttavia, nell'aprile 2022, i colloqui di pace non sono stati fermati da noi. Il futuro del processo di pace dipende esclusivamente dalla disponibilità per una conversazione seria, tenendo conto delle attuali realtà geopolitiche", dice il leader del Cremlino. Sfortunatamente, secondo Putin, le richieste di ultimatum contro la Russia parlano solo di isolamento da tali realtà e del disinteresse delle altre parti nel trovare una via d'uscita dalla situazione attuale. "Le illegali sanzioni unilaterali occidentali sono inaccettabili e devono essere revocate. Gli ultimatum rivolti alla Russia indicano che i suoi oppositori non sono interessati a trovare una via d'uscita dalla situazione intorno all'Ucraina", dice ancora.