Milano, 20 mar. (Labitalia) - La nave rigassificatrice Golar Tundra, arrivata stanotte nel porto di Piombino e che dovrebbe rimanere per tre anni garantendo circa 5 miliardi di metri cubi di gas all'anno, “rappresenta uno dei rischi più bassi che ci possiamo permettere per ottenere una maggiore indipendenza energetica per il nostro Paese”. Lo ha detto all’Adnkronos il presidente di Assogasliquidi-Federchimica, Andrea Arzà, a margine di un incontro a Milano tra imprese e istituzioni per discutere delle misure adottate e di quelle da adottare per combattere l’inquinamento atmosferico in Italia e in particolare del Bacino Padano. “Come tutti gli impianti industriali -spiega Arzà- ha un coefficiente di rischio, ma se bisogna considerare la questione da un punto di vista della cittadinanza e dell’impatto che questo rigassificatore mobile ha sul porto di Piombino, ritengo sia del tutto trascurabile”.