(Adnkronos) - Gli edifici a emissioni zero o Nzeb – Nearly Zero Energy Building – sono edifici ad elevate prestazioni che riducono al minimo il fabbisogno energetico dell'immobile e delle sue unità abitative. Dunque, si tratta di edifici che garantiscono un deciso contenimento dei consumi energetici e quindi un ridotto impatto ambientale, in linea con lo sviluppo sostenibile indicato nell'Agenda 2030 dell'Onu e con le nuove normative europee sull'efficentamento energetico degli immobili. Per essere considerato a emissioni zero o Nzeb, un edificio deve avere determinati elementi fondamentali. Prima di tutto deve essere progettato secondo i criteri dell'architettura sostenibile e bioclimatica, ed essere costruito secondo le regole di bioedilizia ovvero ocon materiali isolanti e basso impatto ambientale, essere dotato di impianti ad elevata efficienza ed essere alimentato da fonti energetiche rinnovabili. Oggi l'edilizia ha raggiunto elevati livelli tecnologici e sviluppato una particolare attenzione ai temi ambientali, dunque costruire un edificio a emissioni zero è molto più semplice rispetto a pochi anni fa. Come detto, uno degli aspetti fondamentali per costruire un edificio a emissioni zero è quello di attenersi a una progettazione sostenibile seguendo i principi dell'architettura bioclimatica che, in sintesi, si basano sull'utilizzo quanto più possibile di risorse naturali inesauribili e a basso impatto ambientale e sfruttano i sistemi passivi per garantire il comfort interno delle abitazioni. Il secondo passo riguarda la progettazione della parte impiantistica dell'edificio per rispondere al fabbisogno energetico e alle diverse funzioni dell'immobile, sempre in ottica di risparmio energetico e abbattimento delle emissioni di CO2. Una corretta progettazione di un edificio oggi non può più prescindere da elementi fondamentali quali: un corretto orientamento dell'edificio, lo studio approfondito delle aperture, l'adeguato isolamento della struttura anche attraverso l'impiego di materiali perforemanti, l'attenzione alla ventilazione naturale, la messa a punto di sistemi di ombreggiamento e di sistemi solari passivi. Discorso particolare vale per gli interventi di ristrutturazione a scopo di efficientamento energetico di un edificio già esistente. Prima di poter intervenire infatti è necessaria un'analisi approfondita di tutte le caratteristiche delle strutture e degli impianti esistenti, con particolare riferimento ai consumi energetici dell'edificio. In caso di ristrutturazione il ruolo dell'isolamento dell'involucro opaco, compresi la copertura e il solaio contro terra, è centrale per migliorare l'efficienza energetica e quindi ridurre l'impatto ambientale dell'edificio. Di grande importanza nel processo di efficientamento di un edificio è anche la scelta dei materiali da impiegare non solo a livello delle loro performance, ma anche della compatibilità con quelli esistenti, in ogni caso privilegiando quanto più possibile i materiali naturali o da riciclo. Tra gli altri interventi utili per migliorare l'efficienza energetica rientrano la sostituzione dei serramenti e degli impianti di riscaldamento e climatizzazione presenti nell'edificio. Infine, risulta sempre più importante installare negli edifici impianti per la produzione di energia rinnovabile che permettano quanto più possibile l'autoproduzione energetica e quindi aumenti il livello di autosufficienza di un edificio, oltre che naturalmente abbattere le emissioni. La scelta più abbordabile sono gli impianti fotovoltaici e solari termici che possono anche essere combinati ad impianti per la climatizzazione e per la produzione di acqua calda sanitaria come le pompe di calore.