Roma, 28 mar. - (Adnkronos) - Francesco Boccia è il nuovo presidente del gruppo Pd del Senato. Chiara Braga è la nuova capogruppo alla Camera. E' quanto ha stabilito oggi l'assemblea dei senatori dem a Palazzo Madama dopo la proposta della segretaria Elly Schlein. "Ora iniziamo un lavoro parlamentare in raccordo con il partito e che avrà come punto riferimento costante le piazze, i luoghi dei bisogni degli italiani”, l’indirizzo di Boccia, proposto da Schlein "per la sua solidità, capacità politica ed esperienza" ed eletto per acclamazione stamattina dai senatori dem. La riunione è cominciata con l'intervento della presidente uscente Simona Malpezzi, che ha comunicato le proprie dimissioni e ha chiesto di "garantire il pluralismo e l'autonomia del gruppo parlamentare". “Dico con franchezza e nella trasparenza che comprendo la necessità della segretaria di fare delle scelte, ma avrei preferito che la discussione avvenisse prima tra di noi che sui giornali”, l'appunto di Malpezzi che aggiunge: “La segretaria Schlein ci ha chiesto la fiducia necessaria per lavorare tutti insieme: condivido e aggiungo che questa fiducia deve essere reciproca”. Sulla stessa linea la senatrice Zampa: "Avrei preferito una rosa di nomi” per la scelta del nuovo capogruppo. Zampa chiede inoltre che si superi “la rappresentazione che chi ha votato Schlein è di sinistra e chi ha votato Bonaccini è ex renziano”. "Grazie a tutti voi, soprattutto alle colleghe, a Debora che ha guidato il gruppo in questi anni e mesi fa complicati, mettendoci la faccia e mostrando il significato della parola 'responsabilità' la sera più difficile; un grazie alla segretaria, ad Elly, per la sua fiducia. Sento tutta la responsabilità e spero di essere all’altezza della sfida che si è aperta con la sua elezione. E infine un ringraziamento al Pd, al nostro partito, a quella speranza per milioni di italiani e di italiane che è stato alla sua nascita e a cui dobbiamo tornare a essere", le prime parole di Chiara Braga. "La bella e franca discussione che abbiamo fatto ieri ci ha aiutato a mettere a fuoco le tante sfide che abbiamo davanti. Lavoro, giustizia ambientale e sociale, lotta alle disuguaglianze, fisco e assetti istituzionali. E per me è stata la conferma di quello che siamo: una realtà collettiva, fatta del valore di singole donne e uomini della qualità dei singoli. Della capacità di metterle a valore di un progetto comune c’è assoluta necessità in questo momento".