Caridi (Inps), 'welfare è legalità e viceversa perché senza Stato sociale impensabile'
Roma, 29 mar. (Adnkronos/Labitalia) - “La legalità e la solidarietà sono due valori in simbiosi, due facce di una stessa medaglia. Il welfare è legalità nel momento in cui ci permette di presidiare i territori, prosciugare le zone grigie del lavoro irregolare e di testimoniare la presenza delle istituzioni, nella speranza di un futuro diverso. Allo stesso tempo legalità è welfare perché è impensabile uno Stato sociale senza la trasparenza nell’allocazione delle risorse e nelle procedure di spesa”. Così il direttore generale dell’Inps, Vincenzo Caridi, nel corso del suo intervento all’evento organizzato dall’istituto dal titolo 'Legalità e Solidarietà: diritti ed etica per un welfare moderno', tenutosi presso Palazzo Wedekind a Roma.
“La paura è un potente alleato delle mafie, un formidabile bacino di consenso”. Ha poi detto il direttore generale dell’Inps, citando Don Ciotti. "Il livello di paura è sicuramente cresciuto nella società globalizzata, questo con la crisi economica del 2008 che ha mutato la struttura economica delle comunità", ha continuato. "Capacità di risposta che per i diritti sociali è sicuramente frutto Il bilanciamento e la convergenza di valori etici e politici nel bene comune. Ma bisogna costruire un Noi corale”, ha spiegato. Quel Noi corale citato sempre da Don Ciotti e che Caridi ha fatto suo evidenziando il come è possibile costruirlo. “Bisogna mettere in pratica il più formidabile dei testi antimafia: la nostra Costituzione. Pagine dove la legalità lungi dall’essere declinata in modo astratto, si fonda sulla corresponsabilità delle istituzioni e dei cittadini nella tutela del bene comune e della democrazia”, ha concluso.