Roma, 4 apr. (Adnkronos) - ''L'economia del mare ha un valore aggiunto di 136 miliardi è il 10% dell'intera economia nazionale, quindi è un settore oggettivamente di grande importanza. Questo settore alimenta gli altri settori. Noi siamo un paese di trasformazione e siamo legati al mare per il 50% delle esportazioni e al 60% per le importazioni. Siamo legati alle via del mare per il nostro sistema manifatturiero, a livello mondiale il 90% merci trasportate passano via mare. Non c'è merce che non viaggi via mare''. Lo sottolinea il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, in occasione di 'Maredì', il nuovo programma di approfondimento sull'Economia del Mare ideato da Confitarma. Mattioli ha aggiunto: ''Il Pnrr ha molto nei porti che dovranno diventare delle comunità energetiche, attraverso la decarbonizzazione e la transizione energetica. Poi c'è il decreto flotte sul ricondizionamento e la costruzione di nuove navi che ha stanziato 500 milioni, ma l'Italia ha messo troppi paletti. Alla fine di questi 500 milioni stanziati sono rimasti inutilizzati 311 milioni, ma non perché gli armatori non abbiamo voglia di rinverdire e far diventare green le flotte, ma perché il paletto che c'è a monte di tutto questo non ha consentito di richiederlo. Si richiedeva che la nave in partenza o in arrivo toccasse un porto italiano, ma il 70% delle nostra flotta è all'estero. Questo . ha concluso - vuol dire tagliare fuori il 70% della flotta''.