Roma, 11 apr (Adnkronos) - La Procura di Padova ha richiesto al Comune gli atti delle iscrizioni all'anagrafe dei figli di coppie omosessuali, per sottoporli a valutazione del Tribunale. "Non si può più aspettare: il Parlamento legiferi con urgenza sulla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali e monogenitoriali", sollecita la deputata del Pd Rachele Scarpa. "Lasciare che la carenza normativa sul tema condizioni il destino di bambine e bambini, rischiando di far legalmente perdere loro un genitore con cui sono cresciuti per anni, significa negare i diritti fondamentali dei minori -prosegue Scarpa- . Questo rischio rappresenta un'imperdonabile e brutale distorsione ed è frutto dell’ottusità di questa destra che non guarda in faccia a nulla e a nessuno e ci costringe a un'inerzia inaccettabile su un tema così delicato. Massima vicinanza ai sindaci che non si piegano e tutelano anzitutto i diritti dei bambini". E l'associazione delle Famiglie Arcobaleno si dice sconvolta dalla notizia. "È gravissimo quello che sta accadendo – denuncia Alessia Crocini presidente di Fa - è bastato un cambio di governo per mettere in atto una vera e propria persecuzione politica nei confronti di famiglie che hanno la sola colpa di non corrispondere al modello unico proposto dai conservatori. Il clima che si è venuto a creare in questi ultimi mesi è da vera e propria caccia alle streghe". La vicenda, secondo quanto riferisce l'associazione, riguarda 33 minori a cui il sindaco Giordani aveva riconosciuto entrambi i genitori. "È incredibile come la Procura, che dal 2017 ha ricevuto regolarmente gli atti dal Comune di Padova - sottolineano le Famiglie Arcobaleno - decida proprio ora a distanza di 6 anni ma a pochi mesi dalla circolare del ministro dell’Interno Piantedosi di agire contro queste famiglie".