Decreto siccità, gli interventi previsti dal Governo
(Adnkronos) - Per cercare di porre un freno alla siccità che riguarda diverse aree del territorio nazionale, in particolar modo alcune zone del Nord-Ovest, il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto siccità. Obiettivo principale del Decreto è sveltire le procedure per autorizzare e rendere operative le infrastrutture idriche necessarie a contrastare la pesante condizione di siccità. In sintesi secondo una nota diramata dal Mit, il Decreto siccità ha lo scopo di rendere efficace e coordinata l'azione del Governo e delle singole Regioni.
Nel dettaglio il Decreto Siccità indica diverse novità, tra cui:
- Un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione di infrastutture idriche che rinvia al PNRR.
- La possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro volumi massimi stabiliti.
- L'aumento dei volumi utili degli invasi.
- Il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo.
- L'introduzione di semplificazioni per la realizzazione degli impianti di desalinizzazione.
Inoltre, mediante l'applicazione delle semplificazioni previste per gli investimenti pubblici finanziati con fondi nazionali ed europei, il Decreto siccità prevede la rimodulazione delle risorse per il settore, con l'obiettivo di sostenere la realizzazione degli interventi più urgenti e di rapida attuazione. Ad esempio, il Decreto prevede che entro il 30 settembre 2023 le Regioni possano intervenire per mettere in efficienza gli invasi esistenti. Inoltre, per la messa in campo delle misure è previsto un sistema di governance che prevede la creazione di un'apposita Cabina di regia, con il compito di effettuare entro 30 giorni una ricognizione delle opere e degli interventi da realizzare con maggiore urgenza per contrastare nel breve la crisi idrica. Tra queste, vi saranno quelle da affidare a un apposito Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, che sarà nominato e resterà in carica fino al 31 dicembre 2023, con possibilità di ulteriore proroga di un anno. Il Commissario straordinario sovrintenderà alla realizzazione degli interventi urgenti indicati dalla Cabina di regia, oltre ad avere ulteriori compiti, tra i quali:
- Verifica e coordinamento dell'adozione da parte delle Regioni delle misure per razionalizzare i consumi idrici.
- Regolazione dei volumi e delle portate degli invasi.
- Verifica e monitoraggio dell'iter autorizzativo dei progetti di gestione degli invasi.
- Individuazione delle dighe che necessitano di interventi di efficientamento, quali la rimozione dei sedimenti accumulati