Palermo, 18 mar. (Adnkronos) - Due navi per i trasferimenti veloci dei migranti e la gestione dell'hotspot affidata alla Croce Rossa. Sono le principali novità emerse dopo la visita del prefetto Valerio Valenti a Lampedusa. Accompagnato dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, dal questore Emanuele Ricifari, dai delegati della stessa Croce Rossa e dal sindaco Filippo Mannino, il commissario per l'emergenza migranti ha visitato la struttura di contrada Imbriacola. "Abbiamo affrontato diverse problematiche e sulle due più importanti sembra esserci un cambio di passo, una svolta", dice all'Adnkronos il primo cittadino. Innanzitutto la gestione dell'hotspot. "Nei prossimi giorni dovrebbe essere affidata alla Croce Rossa, una garanzia quanto a professionalità e rispetto degli standard di accoglienza e dignità umana". Poi i trasferimenti rapidi necessari a svuotare la struttura ed evitare il sovraffollamento. "Saranno messe a disposizione due navi - spiega Mannino - per il trasferimento veloce dei migranti in terraferma in questo periodo di arrivi massicci". Hotspot, ma non solo. "Con il commissario Valenti abbiamo anche parlato dei barchini, della raccolta dei rifiuti, dell'assistenza sanitaria. Per quanto riguarda i rifiuti, ad esempio, si sta provvedendo con una norma ad hoc a livello nazionale per destinare risorse ai Comuni delle isole minori che affrontano questa problematica dei flussi migratori", dice il primo cittadino. L'obiettivo è ridurre l'impatto dell'accoglienza sul territorio. "Lampedusa è un'isola di 20 chilometri quadrati con problemi logistici che non consentano di avere una presenza massiccia di persone, che hanno necessità diverse a iniziare dall'assistenza sanitaria, bisogni a cui non possiamo far fronte per l'assenza dei servizi di base. In tutti questi anni abbiamo dato prova di smisurata umanità, accoglienza e solidarietà, ora servono scelte coraggiose da parte del Governo, ma, soprattutto, dell'Europa. Occorre dare un sostegno forte al nostro territorio e questi primi provvedimenti sembra vadano proprio in questa direzione". E lo stato di emergenza dichiarato dal Governo Meloni per far fronte all'incremento degli arrivi sulle coste italiane? "Se serve a risolvere i problemi nell'immediato ben venga - dice Mannino -. Io ripeto da tempo che occorre lavorare in una logica strutturale e, a livello europeo, rivedere completamente le norme anche a fronte di quello che succede nel Mediterraneo. Questa massa di gente che si muove e che cerca una vita nuova non è problema dell'Italia e, tanto meno, di Lampedusa, riguarda, invece, l'intera Europa che deve fare scelte coraggiose: decidere se queste persone vanno accolte e integrate o fermate all'origine. Però, è importante muoversi e non restare fermi. Ecco perché condivido in pieno il richiamo del presidente Mattarella". (di Rossana Lo Castro)