Ostia, Roberto Spada 'sfrattato' da casa occupata 17 anni fa
Roma, 22 apr. (Adnkronos) - Roberto Spada sfrattato a Ostia dalla casa che occupava da 17 anni. "Dopo 17 anni, l’appartamento occupato da Roberto Spada è stato sequestrato e rientrerà finalmente a disposizione di Roma Capitale. Un ringraziamento sincero a tutte le Forze dell’Ordine, in particolare ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, per l’operazione di ripristino della legalità, che rappresenta un’ottima notizia per la città e motivo di orgoglio per questa Amministrazione", dice in una nota l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi. "La collaborazione tra Roma Capitale, le Forze dell’Ordine e tutte le altre istituzioni coinvolte non può che dare ottimi risultati, poche parole e molti fatti: dopo quasi vent’anni, la casa popolare occupata da Roberto Spada potrà essere finalmente assegnata a chi ne ha davvero bisogno".
I carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Ostia, su delega della procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Roma che dispone il sequestro preventivo di un appartamento, in via Guido Vincon al lido di Ostia, perché occupato abusivamente da Spada e dalla compagna.
L’attività costituisce l’epilogo dell’intenso monitoraggio e controllo del territorio da parte dei reparti dell’Arma dei Carabinieri, avviato anche in seguito alla denuncia della coppia all'autorità giudiziaria, lo scorso marzo, per furto aggravato di energia elettrica attraverso l'allaccio diretto dell’appartamento, sottoposto a sequestro, alla rete di fornitura del gestore.
Dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia è emerso che la coppia, oltre a sottrarre energia elettrica, non disponeva di alcun titolo che li legittimasse ad abitare nell’appartamento, gestito dal Comune di Roma per far fronte all’emergenza abitativa, maturando in tal modo un debito nei confronti dell’ente pari a 43.355,56 euro per le indennità di occupazione non versate e pari a 11.063 euro nei confronti della società gestore della rete elettrica, per l’energia non contabilizzata.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i due avrebbero ottenuto la disponibilità dell’immobile nell’anno 2006, dopo uno “scambio” concordato con la precedente occupante abusiva, che, come emerso dalle indagini dei militari, sua volta si è trasferita in un altro appartamento offertole dagli indagati e da loro anch’esso illegittimamente occupato. Il gip ha disposto quindi il sequestro preventivo dell’immobile, finalizzato allo sgombero e alla restituzione all’Ente gestore per l’assegnazione secondo le procedure previste dalla normativa per la finalità di pubblico interesse sottesa alla gestione del patrimonio immobiliare.