‘In Italia più di 41 siti ad alto rischio su cui bisogna intervenire’ Roma, 5 mag. (Adnkronos Salute) - “Le ripercussioni dell’ambiente sulla salute sono tante. Questo convegno vuole proprio mettere in luce tutte queste situazioni e chiama a raccolta medici, scienziati e sociologi, affinché l’ambiente e la salute possano camminare in maniera parallela”. Lo ha detto Giuseppe Toro, presidente dall’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma (Ail), a margine dell’evento nazionale ‘Curare è prendersi cura’ organizzato dall’Ail (Associazione italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma) dal titolo ‘Impatto ambientale e rischio sanitario’ che, giunto quest’anno alla sua terza edizione, si è svolto oggi a Roma. “Il fumo, l’alcol e il cibo, assieme all’ambiente che dobbiamo curare - continua Toro - incidono fortemente sulla salute. Su tutte queste cose bisogna intervenire”. Citando i dati dello Studio Sentieri il presidente Ail evidenzia che “il nostro Paese presenta oltre 41 siti ad alto rischio e su questi bisogna lavorare”. “Da parte di Ail non poteva venir meno l'attenzione all'ambiente proprio a causa delle sue ripercussioni sulla salute. La crisi ambientale - sottolinea Toro - è il risultato anche di un importante aumento di fonti inquinanti sia nell’aria che negli altri ambienti. La disponibilità di dati scientifici e studi relativi alle relazioni tra inquinamento ambientale e salute a livello nazionale e internazionale dovrebbero condurre a urgenti azioni e normative politiche in materia di regolamentazione della tutela ambientale, sicurezza alimentare, tutela sanitaria e all’immissione di sostanze tossiche sull’ambiente e nel cibo. La normativa europea in materia ambientale – aggiunge il presidente - è probabilmente la più avanzata al mondo e dovrebbe essere recepita dall’Italia più celermente ai fini di una maggior tutela del diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e all’Ambiente. Sul piano della salute, infatti, non è sufficiente agire sull’aspetto della cura dei tumori, ma è necessario intervenire sui fattori di rischio, ovvero sulla prevenzione e sulla tutela della salute, quale strumento per costruire - conclude - società e comunità che siano in salute”.