Le micro-imposte che non si pagheranno più
(Adnkronos) - Nel nostro Paese il sistema fiscale è particolarmente complesso e prevede un numero davvero considerevole di tasse, imposte, tributi e contributi da pagare, spesso non senza sacrifici. Molte di queste imposte sono note praticamente a tutti, ma ve ne sono tante poco o per nulla conosciute ai cittadini. In questo mare magnum fiscale qualcosa sembra muoversi nella direzione della semplificazione e della riduzione delle imposte da pagare. L'attuale Governo infatti, nella persona di Maurizio Leo, Viceministro dell'Economia e delle Finanze, ha annunciato la volontà di ridurre il numero di micro-imposte da pagare. Una volontà politica che nasce in ragione della semplificazione del sistema e che dovrebbe portare all'eliminazione di diverse micro-imposte come il Superbollo, le tasse sulla laurea, sugli esami universitari e sugli intrattenimenti.
Nello specifico, tra le micro-imposte destinate a essere eliminate vi sono:
- Superbollo, è dovuto dai proprietari di auto di potenza superiore a 185 kw che ha un costo di 20 euro in più per ogni kw oltre i 185. - Tassa sugli intrattenimenti (ISI), grava su diverse categorie di spettacolo e giochi e per questo è nota anche come “tassa sui biliardini”. Nel complesso porta nelle casse dello Stato circa 26 milioni di euro l'anno. - Tassa sulla laurea, deve essere versata parallelamente ad altre tasse universitarie al momento dell'immatricolazione presso un ateneo e per l'iscrizione agli anni successivi del corso di laurea. - Imposta rilascio diplomi, è dovuta per il rilascio di diplomi, esami di idoneità e iscrizioni scolastiche. Complessivamente la cancellazione delle micro-imposte dovrebbe corrispondere a 152 milioni di euro l'anno in meno di entrate, dunque non una cifra tale da mettere in difficoltà le casse dello Stato. Al contrario un tale provvedimento significherebbe per i cittadini una maggiore semplificazione burocratica, oltre che una, seppur limitata, riduzione della pressione fiscale.