Milano, 15 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Il Terzo Settore e il mondo no profit sempre più attrattivi per i liberi professionisti? Quali le competenze richieste da un settore che in Italia fa segnare un +2% ogni anno? Quali opportunità per manager e professionisti? A queste e a molte altre domande ha cercato di rispondere l'incontro 'Meglio essere prossimi - professioni e professionalità del terzo settore', svoltosi venerdì 12 maggio presso Casa Emergency in Via Santa Croce 19 a Milano, nell’ambito dell’assemblea annuale di Manageritalia Executive Professional che dopo i lavori assembleari e l’intervento del presidente Carlo Romanelli, ha visto confrontarsi: MarioMantovani, presidente di Manageritalia, Giancarla Bonetta, responsabile gruppo manager x il sociale di Manageritalia Lombardia, MariaEnricaLobina, manager Fondazione Wisdana e PaoloBandiera, direttore affari generali e rapporti istituzionali Aism. “Il Terzo Settore continua non solo a sorprendere in termini di sostegno alla coesione del nostro Paese ma si riconferma un ambito in continua crescita con un incremento medio del + 2% l’anno e capace di generare valore economico e sociale per l’intero sistema Paese”, commenta Carlo Romanelli, presidente di Manageritalia Executive Professional. "Il no profit può e deve rappresentare -prosegue- un punto di approdo per tanti giovani professionisti che possono mettere a disposizione delle diverse realtà, siano esse onlus, associazioni, fondazioni solo per citarne alcune, le loro competenze gestionali e manageriali. Un patrimonio importante di conoscenze ed esperienze necessarie affinché, anche in Italia, si arrivi a superare la mera cultura solidaristica per affermare un più attuale modello di 'impresa sociale' capace di generare lavoro buono, inclusione e impatto positivo sul territorio coniugando sviluppo economico e della persona. E noi siamo pronti a supportare questi professionisti con servizi di sviluppo di carriera e welfare che possano accompagnarli e supportarli nelle loro scelte professionali”, continua ancora. Secondo i dati riportati nell'ultimo aggiornamento del Censimento permanente delle istituzioni no profit dell'Istat, in Italia le organizzazioni sono oltre 360mila. Il numero di istituzioni no profit aumenta con tassi di crescita medi annui intorno al 2%. Costante la crescita dei dipendenti con +1% e oltre 870mila impiegati nel settore. Si stima che il valore delle attività prodotte dal terzo settore ammonti a circa 80 miliardi di euro, ossia circa il 5% del prodotto interno lordo. Il no profit in Italia è attivo soprattutto in ambito sportivo con cica il 60% delle realtà che operano per valorizzare lo sport seguite dalle realtà no profit che si occupano di attività culturali e artistiche (15,9%), delle attività ricreative e di socializzazione (14,3%) e quelle orientate all’assistenza sociale e alla protezione civile (9,9%). Il cambiamento di mentalità e di esigenze affrontato delle realtà no profit in moderne 'imprese sociali' viene sottolineato anche nelle diverse figure professionali maggiormente ricercate come: project manager, fundraiser, amministrativi, addetti stampa e alla comunicazione, mediatori culturali oltre a educatori, psicologi e personale socio-assistenziale. I due vicepresidenti di Manageritalia Executive Professional, Donatello Aspromonte e Giuseppe Rizzello hanno portato testimonianze di professionisti associati già coinvolti da tempo nel terzo settore e del valore che hanno trovato nell’offerta e appartenenza all’Associazione. L’incontro 'Meglio essere prossimi - Professioni e professionalità del terzo settore' è stato un breve ma attento viaggio alla scoperta del contributo degli 'executive manager' nel diversificato mondo del Terzo Settore, per arrivare anche ad individuare il possibile, e spesso necessario quando non addirittura fondamentale, sviluppo futuro: esempi virtuosi e casi limite nei quali poter specificare percorsi professionali dedicati, per chi si trova coinvolto all’improvviso o per chi ha fatto del Terzo Settore una scelta di vita.