La Spina: "Il centro studi vuol essere punto di riferimento per il mondo del patrimonio culturale immateriale". De Poli: “Pro Loco fondamentali per censire immenso patrimonio, rappresentato da tradizioni e identità" Roma 16 mag. (Adnkronos) - Uno strumento per la tutela, la promozione e valorizzazione culturale e sociale in grado di operare sia a livello nazionale che a livello locale, questa la missione del Centro Studi per il Patrimonio Culturale Immateriale della Fondazione Pro Loco Italia, presentato oggi pomeriggio in Senato. Il Centro Studi svolgerà la propria azione compiendo ricerche sui temi del Patrimonio Culturale Immateriale (con riferimento alla Convenzione Unesco 2003); interventi per la valorizzazione e la promozione del territorio (in grado di suscitare la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale immateriale quale elemento identitario fondante delle comunità); fra gli altri interventi previsti: la stima degli impatti sociali ed economici generati sul territorio dall’operato dalle attività in ambito culturale. “Il centro studi vuole essere un grande punto di riferimento per tutto il mondo del patrimonio culturale immateriale, per individuare le strategie che ne consentano una adeguata tutela e valorizzazione. Siamo al lavoro, in tal senso, per la definizione del comitato scientifico della Fondazione, di cui faranno parte esperti del settore e docenti universitari. Il centro studi si occuperà anche della formazione dei volontari Pro Loco affinché assumano maggiore consapevolezza del grande ruolo di custodi delle patrimonio culturale a livello locale e nella importantissima funzione di trasmissione delle tradizioni e delle identità locali" ha affermato Antonino La Spina, presidente della Fondazione Pro Loco Italia. "Oggi in Senato abbiamo presentato il Centro studi per il Patrimonio culturale immateriale. L’Italia è il Paese dei 1000 tesori nascosti. Serve un piano nazionale per la salvaguardia di questo immenso patrimonio, per valorizzare e promuovere le tradizioni e le identità dei nostri territori, censirli e portarli a conoscenza sia a livello nazionale che internazionale. le Pro Loco sono radicate nei territori con più di 6000 associazioni e milioni di volontari: chi meglio di loro può censire questo grande patrimonio?” ha sottolineato il sen. Antonio De Poli. Il Centro Studi comunicherà i risultati della propria attività agli associati, alle singole Pro Loco, ai policy makers e all’opinione pubblica, attraverso una ampia e diversificata rete di canali. Alla presentazione, ospitata nel pomeriggio nella sala “Caduti di Nassirya” , su iniziativa del sen. De Poli, sono intervenuti Fernando Tomasello (Vicepresidente Unpli), Mariassunta Peci (Ministero della Cultura), Sandro Pappalardo (Componente cda Enit), Leandro Ventura (Direttore Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), Vincenzo Santoro (Resp. Cultura e Turismo Anci), Giorgio De Rita (Direttore Censis) e Claudio Mattia Serafin (Consigliere del Ministro del Turismo). I lavori sono stati moderati da Giorgio Santilli (giornalista del Sole 24 ore).