Roma, 17 mag. (Adnkronos Salute) - "La campagna di sensibilizzazione 'Non voltargli la schiena' ha un nome molto intuitivo. Si parla del bisogno di riconoscere precocemente un sintomo diffusissimo come il mal di schiena, che ha diverse cause”. Con questo progetto "noi cerchiamo di individuare il mal di schiena di origine infiammatoria che ha una forma evolutiva estremamente debilitante, con un’incidenza prevalente nel paziente giovane e a rischio di disabilità se non si interviene in tempo". Così Annalisa Iezzi, Direttore medico AbbVie, intervenendo oggi a Milano alla presentazione della campagna 'Non voltargli la schiena' (Don’t Turn Your Back On It), un’iniziativa internazionale sviluppata da AbbVie in stretta collaborazione con associazioni di pazienti e specialisti da tutta Europa. In Italia, la campagna è condotta in collaborazione con l’Associazione nazionale malati reumatici Anmar Onlus. “Sul sito nonvoltarglilaschiena.it – sottolinea Iezzi - è possibile fare rapidamente dei test per capire se il mal di schiena è di tipo cronico infiammatorio. Inoltre, compilare il questionario ci aiuta a favorire la comunicazione tra paziente e medico". "AbbVie da anni è al servizio di pazienti con malattie croniche autoimmuni e infiammatorie – conclude Iezzi -. I passi avanti sono stati moltissimi: in questo momento abbiamo diverse opzioni terapeutiche e continuiamo ad avere un interesse importante nell’osservazione del percorso di cura a 360 gradi. Per questo ci vedete presenti non solo nel portare innovazione con nuovi studi clinici ma anche con soluzioni particolari di supporto al paziente come questa campagna di sensibilizzazione”.