Roma, 18 mag. - (Adnkronos) - Sui temi prettamente economici "se la Juve ha fatto un falso in bilancio perché devo togliere i punti, se ragionassi come l’Agenzia delle Entrate o la Finanza gli sequestrerei lo stadio visto che è l’unica che ha lo stadio di proprietà. Però credo che vada ripensato un po’ tutto il sistema". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti parlando con la stampa al termine di un evento al Foro italico e rispondendo alle domande sui procedimenti che coinvolgono la Juventus. Il club bianconero è al centro dell'inchiesta Prisma condotta dalla procura di Torino. A livello sportivo, la Juve rischia una nuova penalizzazione nel caso plusvalenze, con il procedimento rinviato alla Corte d'appello della Figc dopo la sentenza del Collegio di garanzia presso il Coni. Inoltre, la procura federale ha da poco chiuso l'indagine relativa alla manovra stipendi, vale a dire la gestione degli ingaggi da parte del club durante le stagioni condizionate dal covid. "Lo Stato non deve sussidiare" in materia di stadi sportivi e "non deve spendere soldi pubblici dove funzionano meccanismi di mercato", ha detto ancora, continuante: "In tutto mondo gli stadi sono fatti dalle imprese", afferma, osservando che "se il Lutom town si costruisce lo stadio, non capisco perché non si possa costruire anche in Italia". Sul Pnrr il ministro ha sottolineato che serve per gli "impianti di base". "Dobbiamo attrezzarci con delle regole” e “fondi dedicati” e “mobilitare fondi privati, anche” con lo Stato come garanzia, aggiunge Giorgetti. “In un periodo di risorse scarse lo Stato deve decidere dove mettere i soldi, ci sono tante priorità, adesso io devo trovare le risorse per le persone alluvionate in Emilia Romagna non c’è nessuna correlazione ma le priorità il soggetto pubblico deve prendersele in carico”, sottolinea.