Roma, 20 mag. - (Adnkronos) - "Nessun rilancio demografico sarà mai possibile se continueremo a tacere la verità sull’aborto, la soppressione di un essere umano vivo, inerme e innocente nel grembo materno. L’aborto infatti non ha solo impedito a circa 6 milioni di bimbi di vedere la luce in Italia dall’approvazione della Legge 194, ma ha generato in 45 anni una diffusa cultura individualista e anti-natalista, trasformando la nascita di un bambino, la maternità e la paternità da valori sociali fondamentali per il bene comune a fatti privati". Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia durante la Manifestazione Nazionale “Scegliamo la Vita”, che si sta svolgendo oggi a Roma con l’adesione di oltre 120 tra enti e associazioni. "In conseguenza a questo cambio di paradigma, se oggi una donna affronta una gravidanza inaspettata o complicata l’unica opzione offerta dallo Stato è abortire il figlio. Come si può sperare di rilanciare la natalità senza tornare a riconoscere al concepito la piena dignità umana che gli spetta per natura? Migliaia di famiglie e cittadini stanno manifestando oggi a Roma - evidenzia Coghe - per risvegliare le coscienze sull’orribile realtà dell’aborto e per chiedere alle istituzioni di mettere in campo urgenti misure economiche, sociali e culturali per tornare a tutelare la maternità e la paternità e per sostenere le crescenti difficoltà delle famiglie con figli. La cultura abortista ha portato l’Italia sull’orlo del baratro, solo una convinta cultura per la Vita potrà salvare il destino del nostro Paese".