(Adnkronos Salute) - Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha comunicato il lancio della consultazione pubblica per il Piano Nazionale Scuola Digitale. Si tratta di un nuovo importante step per il PNSD che ha l'obiettivo di raccogliere idee e pareri riguardanti i documenti che riguardano l'aggiornamento del PNSD stesso. La consultazione pubblica è rivolta principalmente a docenti, dirigenti scolastici, direttori SGA, personale tecnico e amministrativo della scuola, ma anche ai genitori e si svolgerà fino al 15 giugno 2023 sul portale governativo partecipa.gov.it. L'aggiornamento del Piano si attua attraverso una serie di azioni integrate che hanno diversi obiettivi: - Semplificazione delle linee di azione. - Aggiornamento dei contenuti. - Creazione di condizioni ideali per lo sviluppo di innovazione e sostenibilità, in un processo aperto, condiviso e in costante evoluzione. In particolare la trasformazione digitale rende necessario definire una strategia per l'innovazione che comprenda l'innalzamento delle competenze dei docenti e degli studenti, favorendo didattiche orientative, inclusive e trasversali, in modo da intercettare l'eterogeneità dei bisogni educativi e potenziare l'efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento. La partecipazione diretta all'aggiornamento del Piano permetterà di rendere il Piano stesso uno strumento sempre più in linea con l'idea della scuola come un bene comune. Il Piano sarà articolato in tre macro aree: Didattiche, Gestione dell'innovazione, Azioni di sistema, che sono funzionali alla definizione di specifici percorsi di lavoro. L'aggiornamento del PNSD si inserisce nel percorso di innovazione e qualificazione del sistema scolastico, accompagnando scuole e docenti nella transizione verde e digitale, attraverso un approccio sistemico. Ricordiamo che il Piano Nazionale Scuola Digitale concorre alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, del Piano di azione di istruzione digitale 2021-2027 della Commissione europea e si ispira ai quadri europei di riferimento. Inoltre, è inserito nella Strategia nazionale per le competenze digitali e integra le risorse previste dal Piano Scuola 4.0.