(Adnkronos) - E' stato firmato oggi l'accordo per custodire armi nucleari russe in un deposito speciale in territorio bielorusso. L'intesa, riferisce la Tass, è stata siglata oggi a Minsk dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il collega bielorusso Viktor Khrenin. "Durante l'incontro sono stati firmati documenti per determinare la procedura di stoccaggio di armi nucleari non strategiche in uno speciale deposito in territorio bielorusso", riferisce un comunicato del ministero della Difesa di Minsk. Sul fronte della cronaca, u nuovo attacco russo con droni nella notte a Kiev, il dodicesimo di questo mese contro la capitale ucraina. I funzionari militari hanno affermato che le difese aeree ucraine hanno distrutto tutti i velivoli durante l'attacco aereo durato più di tre ore. Esplosioni sarebbero avvenute anche nell'oblast di Kharkiv, Leopoli, Rivne e Khmelnytskyi. Su Telegam l'Aeronautica ucraina afferma che nelle ultime ore "il nemico ha attaccato l'Ucraina con droni Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana" e "probabilmente puntava a colpire infrastrutture cruciali e strutture militari nelle regioni occidentali del Paese". "Tutti i 36 droni Shahed sono stati distrutti", conclude il messaggio. "Non è stato permesso nessun attacco su Kiev", ha rimarcato via Telegram l'amministrazione militare della città, che ha denunciato un "attacco massiccio" con un'allerta aerea, andata avanti per più di tre ore. Dal canto loro, la autorità russe affermano di aver respinto un attacco con droni contro la zona di Sebastopoli, in Crimea. Secondo il governatore della Crimea, Sergei Aksenov, questa mattina le forze di difesa aerea hanno abbattuto sei droni in diverse aree della penisola e "non ci sono vittime né feriti". In precedenza il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev, affermava che l'esercito russo aveva abbattuto due droni dotati di armi leggere, mentre "altri droni" sono stati attaccati. "Non è stata danneggiata nessuna struttura nella città", fa sapere. Il Corpo dei volontari russi rivendica una nuova incursione oltreconfine, con un video in cui mostra due membri del gruppo davanti ad un ufficio postale russo. "Bene, amici!! Il Corpo dei volontari russi ha fatto qualcosa di impossibile. Siamo tornati in patria! La prova è dietro le mie spalle. Ancora una volta siamo entrati in territorio russo con battaglie o tranquillamente. Non ha più importanza", si legge in un messaggio Telegram rilanciato da Ukranska Pravda. In allegato vi è una foto con due miliziani in tuta mimetica ed elmetto che mostrano la bandiera del loro corpo davanti ad un ufficio postale russo in una località che non viene specificata. Lunedì uomini del Corpo e della Legione Russia libera sono penetrati nella regione russa di Belgorod con una vasta incursione. L'attesa controffensiva non è un evento singolo che inizierà "con il solenne taglio di un nastro rosso", ma una serie di azioni che già sono iniziate, ha intanto spiegato su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. La controffensiva "non è un 'evento singolo' che inizierà ad un'ora e un giorno specifico con il solenne taglio di un nastro rosso. Ci sono dozzine di azioni diverse per distruggere le forze di occupazione russe in differenti direzioni, che si sono già svolte ieri, avvengono oggi e continueranno domani. Anche l'intensiva distruzione della logistica nemica è una controffensiva", ha scritto Podolyak.