Il futuro delle costruzioni è sempre più efficiente e sostenibile
(Adnkronos) - Qual è lo stato attuale del mondo delle costruzioni e quali sono le possibili strategie per affrontare il futuro? Sono questi i temi centali sui quali si sono confrontati i rappresentanti del settore dell'edilizia durante la 9° edizione di REbuild, andato in scena a Riva del Garda il 9 e 10 maggio. Un'occasione importante di incontro e confronto per un settore strategico per l'economia del Sistema Paese ma che anche ha un forte impatto sull'ambiente: si tratta del terzo settore per il PIL italiano, che consuma registra il 40% dei consumi energetici in UE e produce il 39% delle emissioni di CO2. In sintesi, le principali indicazioni emerse dall'evento riguardano la necessità di una transizione in ottica di efficienza e sostenibilità di tutta la filiera delle costruzioni da attuare specie attraverso digitalizzazione e industrializzazione dei processi. Tra le singole voci del cambiamento, emergono una più chiara pianificazione degli interventi e una migliore gestione degli incentivi fiscali.
Cinque i temi chiave su cui si sono focalizzati i partecipanti a Rebuild:
- Innovazione, che deve essere strettamente connessa a sostenibilità ed economia circolare in un'ottica di obiettivi ESG, Environmental, Social Governance.
- Digitalizzazione, che deve riguardare tutta la filiera delle costruzioni con innovazione dei processi dal cantiere alla fabbrica, un percorso al momento intrapreso solo in parte.
- Mercato, che si deve maggiormente allineare su criteri di sostenibilità ambientale con impatto anche sugli investimenti.
- Riciclo e riuso, in ottica di implementazione dell'economia circolare e della bioedilizia.
- Comunità, perché la transizione deve essere un obiettivo collettivo e nessuno deve essere escluso o lasciato indietro. In apertura della due giorni di incontri il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin intervenuto in video conferenza, ha toccato alcuni dei temi più attuali e delicati del settore edile. Prima di tutto ha ricordato il fondamentale traguardo del 2050 della neutralità climatica e dell'efficienza energetica: “Gli edifici consumano circa un terzo dei consumi energetici, quindi è indispensabile introdurre nel settore edile criteri di efficientamento energetico concreti ed efficaci”. Quindi ha commentato la direttiva UE sulle case green sottolineando le criticità dello scenario italiano ben diverso da quello di molti altri Paesi europei e ricordando che il nostro patrimonio edilizio rientra per la maggioranza nelle due classi energetichepiù basse. Il che significa che nei prossimi anni circa 10 milioni di immobili dovranno essere oggetto di interventi di riqualificazione. Riguardo i bonus edilizi, il ministro, ha dichiarato che servono azioni calibrate, razionalizzazione per dare maggiore certezza sia al comparto edile che ai cittadini.
Nel corso di Rebuild sono stati affrontati tantissimi contenuti: dalla finanza immobiliare all'evoluzione del mercato immobiliare, fino al ruolo dei materiali naturali e da riciclo per gli edifici del futuro. Un futuro che sarà popolato da smart building sempre meno casi isolati e sporadici, ma protagonisti di smart district e smart city per un completo processo di decarbonizzazione. Dibattiti molto interessanti hanno riguardato anche altri temi di attualità quali il lato sociale della condivisione energetica e le potenzialità del digital twin, uno strumento definito come strategico per esempio per poter mettere a punto politiche urbane più efficaci anche a livello sociale.