Rossi, dg Rai: "Farei un cartoon su D'Annunzio e l'epopea di Fiume"
'La sua Impresa di Fiume è stata una delle più grandi epopee libertarie della storia'
Pescara, 3 giu. (Adnkronos) - "Non vorrei fare il passatista, visto che mi descrivono come un futurista... però noi siamo qui, nella città di Gabriele D'Annunzio, in un luogo molto rappresentativo come la ex fabbrica del liquore Aurum, il cui logo e il cui nome furono ideati proprio da lui". E dunque, se dovesse scegliere un personaggio storico sul quale fare un cartoon, il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, lo farebbe proprio su D'annunzio, come suggerisce durante il suo intervento a 'Cartoons on the Bay', il festival del film d'animazione, promosso e organizzato dalla Rai, in corso a Pescara.
Rossi sottolinea, a questo proposito, che "D'Annunzio è stato uno dei personaggi più incredibili della modernità italiana, ma in genere viene rappresentato come una sorta di uomo austero, barocco, decadente. In realtà, è colui che ha inventato la modernità, il cinema, la pubblicità. Ha inventato il logo dell'Aurum qui a Pescara ma anche lo stemma della Nazionale italiana di calcio. Buona parte delle visioni moderne in termini comunicativi le ha inventate D'Annunzio".
E poi, prosegue il direttore generale della Rai, "è stato anche un grande uomo d'azione, oltre a essere il poeta italiano più tradotto nel mondo dopo Dante Alighieri. Secondo me - ribadisce - è un personaggio incredibile: l'Impresa di Fiume che fece lui è stata una delle più grandi epopee libertarie della storia non solo d'Italia ma d'Europa, fu l'evento in cui c'era il voto alle donne, la parità di diritti, la Costituzione del Carnaro che fu l'unica al mondo che mise la bellezza al centro dell'essere cittadini. Sarebbe davvero molto divertente - conclude Giampaolo Rossi -fare un cartoon su un personaggio così moderno come Gabriele D'Annunzio".
Per Giampaolo Rossi, "mantenere il servizio pubblico e renderlo il più possibile attivo è fondamentale, perché è la spina dorsale dell’industria culturale della nazione. Cos’è il servizio pubblico? Questa è una domanda da un miliardo, perché è il grande dibattito del nostro tempo, che attraversa tutta l’Europa, non solo l’Italia - premette Rossi - Nel mondo della grande rivoluzione digitale, della convergenza tecnologica, dei nuovi linguaggi, un servizio pubblico radio-televisivo e multimediale serve ancora. Questo è un tema che viene affrontato in tutti i Paesi europei, dove i servizi pubblici svolgono un ruolo importante nella informazione, nell'intrattenimento, nell’educazione".
Giampaolo Rossi sottolinea che "in Italia, la Rai svolge questa funzione, spesso e volentieri attraversiamo il dibattito sulla Rai con le polemiche ma ci dimentichiamo di dire che la Rai è il punto di traino dell’intera industria culturale italiana dell’audiovisivo e anche dell’animazione". Il direttore generale cita Rai Kids e Rai Play, che hanno un ruolo di mercato fondamentale, Rai Fiction e Rai Cinema: "il 74% delle serie tv prodotte in Italia sono della Rai - sottolinea con orgoglio - è un mercato che la Rai difende, protegge e valorizza. Il servizio pubblico serve anche a trasferire nuovi linguaggi, a rappresentare l’Italia a sé stessa ma anche nel mondo, un ruolo fondamentale".
Rossi non manca poi di osservare che "la Rai è il servizio pubblico che ha il canone più basso in Europa, molte meno risorse di quante ne possa avere la Bbc o France Télévision. Lo ricordo, non perché voglia fare polemiche di alcun tipo - premette il dg Rai - ma la capacità di investimento è direttamente proporzionale alle risorse economiche, in un mercato in cui la parte commerciale e pubblicitaria è abbastanza frantumata e frastagliata".
(dell'inviato Enzo Bonaiuto)