Dissesto idrogeologico, dal Recovery Fund 6 miliardi
(Adnkronos Salute) - La devastante alluvione in Emilia Romagna rappresenta l'ennesimo evento distruttivo legato al dissesto idrogeologico del nostro Paese. Per ridurre i rischi conseguenti a frane e alluvioni la Commissione Europea ha confermato che per l'Italia sono previsti fondi per 6 miliardi di euro grazie al Recovery Fund. Obiettivo dei fondi previsti è di ridurre di almeno 1,5 milioni il numero di persone interessate dal rischio idrogeologico, che riguarda gran parte del territorio nazionale. Nello specifico la Commissione ha affermato che la riduzione dei rischi dovuti al dissesto idrogeologico è un obiettivo chiave nel Pnrr italiano, specie considerando la frequenza degli eventi e dei danni umani ed economici particolarmente significativi legati alle alluvioni e alle frane. Gli investimenti previsti dal Piano serviranno a sostenere interventi mirati per mitigare gli effetti degli eventi, salvare vite umane e aiutare la ricostruzione in tempi rapidi.
I 6 miliardi di euro complessivi risultano destinati nel modo seguente:
- Circa 2,5 miliardi per la riduzione del rischio alluvionale e idrogeologico con misure strutturali come la messa in sicurezza delle frane, la riduzione del rischio alluvioni nelle aree metropolitane e altri interventi volti alla riqualificazione, monitoraggio e prevenzione dei rischi emergenti.
- Circa 3 miliardi per opere di media entità incentrate su rischi idrogeologici con particolare riferimento alle aree urbane, attraverso la messa in sicurezza degli edifici rispetto ai rischi sismici e idrogeologici mediante azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e all'efficienza energetica.
- Circa 500 milioni per la resilienza della rete elettrica con l'obiettivo di ridurre la probabilità di interruzioni prolungate nella fornitura di energia a seguito di eventi atmosferici estremi e mitigare le conseguenze sociali ed economiche che tali interruzioni comportano.
Tra gli interventi previsti si è tornato a parlare della rinaturalizzazione del fiume Po per contrastare gli effetti dovuti al crescente inquinamento delle acque, al consumo del suolo e agli scavi nel letto del fiume in atto in maniera massiva da oltre mezzo secolo. L'intervento ha l'obiettivo di ripristinare i processi naturali e favorire il recupero della biodiversità per un uso più sostenibile ed efficiente delle risorse idriche.