(Adnkronos) - L'Ucraina accusa la Russia di aver distrutto la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, sul fiume Dnieper, a 60 chilometri dalla città di Kherson. Il Comando meridionale delle Forze armate ucraine ha denunciato la distruzione dell'infrastruttura e ha fatto sapere che sta indagando sull'entità del danno, oltre che sulla velocità e sulla quantità d'acqua che interesserebbe le probabili aree di inondazione. Mosca ha riferito che la diga è crollata "a causa dei danni", per cui i territori vicini sono stati inondati". "La notte era tranquilla. La diga non ha retto, un sostegno è crollato e sono iniziate le inondazioni", ha dichiarato una fonte all'agenzia di stampa russa TASS.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, mesi fa aveva accusato le forze russe - che controllano l'infrastruttura dall'inizio dell'invasione - di aver piazzato mine nell'impianto con l'intenzione di provocare inondazioni catastrofiche nelle comunità vicine per rallentare l'avanzata delle forze di Kiev. I servizi di emergenza russi hanno anche riferito di attacchi missilistici ucraini alla pressa, che tuttavia non hanno causato gravi danni. Il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, accusa Mosca di 'ecocidio', affermando che le autorità regionali e nazionali stanno lavorando per assicurare la popolazioni locali dal rischio delle inondazioni. Inoltre Yermak sottolinea che l'azione di Mosca rappresenta una minaccia per la vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia. Zelensky ha convocato una riunione di emergenza del consiglio di Sicurezza nazionale per la diga. Intanto Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino, ha annunciato su Telegram che sono state ordinate le evacuazioni dei villaggi circostante, che rientrano in quella che viene definita "la zona di pericolo" inondazioni sulla riva destra del Dnieper . La popolazione viene anche esortata a tenere spente le apparecchiature elettriche.