Roma, 5 giu. (Adnkronos) - "Mentre le emissioni globali di gas serra continuano ad aumentare, i Paesi più ricchi e inquinanti sono indietro di tre anni nel rispetto dell’impegno di stanziare 100 miliardi all’anno in aiuti ai Paesi a basso e medio reddito che sono gli ultimi responsabili e le prime vittime del caos climatico in atto. Le cifre annunciate sugli aiuti erogati sono inoltre di gran lunga inferiori rispetto a quelle reali". A denunciarlo è il nuovo rapporto, lanciato ieri da Oxfam, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente e del vertice sul clima dell’Unfccc, in programma a Bonn fino al 15 giugno. Il dossier mostra, infatti, che "nonostante i Paesi donatori affermino di aver stanziato 83,3 miliardi di dollari in aiuti nel 2020, di fatto ne hanno stanziato soltanto tra i 21 e i 24,5 miliardi di dollari. Ciò perché di molti dei progetti finanziati è stata sopravvalutata l’effettiva portata nel contrastare la crisi climatica o perché sono stati erogati sotto forma di prestiti al loro valore nominale, aggravando il peso del debito estero di economie già fragilissime e fortemente indebitate, ancor di più in un periodo in cui i tassi di interesse stanno schizzando alle stelle". Da qui l’appello urgente di Oxfam per "un aumento effettivo e consistente degli aiuti essenziali ad aiutare i Paesi più poveri a mitigare gli effetti della crisi climatica. Stanziandoli sotto forma di sovvenzioni e non come prestiti".