Andamento del mercato immobiliare nel primo quadrimestre 2023
(Adnkronos) - Calano le compravendite, aumenta la domanda di immobili in affitto: questo, in sintesi, quanto registrato nel mercato immobiliare nel primo quadrimestre 2023 secondo i dati Fimaa, Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari e Confcommercio. Un altro dato indicativo è quello relativo ai prezzi degli immobili per i quali è prevista una crescita del 5,5% nel secondo quadrimestre dell'anno. Nel dettaglio, le compravendite sono calate sia nella domanda che nell'offerta o nel migliore dei casi si sono allineati con i dati degli ultimi 4 mesi del 2022. I principali fattori che influiscono sui dati attuali e sulle prospettive dei prossimi mesi del mercato immobiliare sono principalmente la richiesta di immobili in classe energetica alta, le agevolazioni per i giovani, le unità abitative ristrutturate, le locazioni che fanno anche da traino per gli investimenti in immobili.
L'indagine di Fimaa-Confcommercio inoltre sottolinea come vi sia una differenza importante di attenzione rispetto alle classi energetiche degli immobili con una tendenza crescente rispetto al fatto che la classe energetica costituisca un parametro importante per coloro che sono intenzionati all'acquisto di un immobile. In particolare, nelle regioni del Sud e delle Isole il parametro della classe energetica è indifferente per il 43,3% degli acquirenti, mentre il 52,2% lo valuta importante. Al contrario, per la maggior parte dei venditori tale parametro è poco rilevante. Nelle regioni del Nord, invece, la sensibilità verso il tema dell'efficienza energetica degli immobili è maggiore, anche se coloro che lo considerano importante sono solo il 19,4%. Da segnalare che nel 75% dei casi non risultano diminuite le compravendite di immobili di classe energetica inferiore.
Parlando di affitti, nei primi 4 mesi del 2023 gli operatori del settore hanno registrato una crescita nella domanda di immobili in affitto e una diminuzione dell'offerta. A livello di canoni di locazione si mantengono in gran parte stabili o in leggero aumento. In prospettiva, per il secondo quadrimestre dell'anno, quasi la metà degli operatori afferma che il numero di contratti dovrebbe mantenersi stabile, mentre il 33% ipotizza un incremento degli stessi. Con riferimento ai canoni di affitto, dovrebbero mantenersi sui livelli attuali per il 60,9% dei mediatori e agenti, mentre il 38,3% di loro si aspetta una crescita.