i porti italiani e la svolta digital ed ecosostenibile Milano, 8 giu. (Adnkronos) - Quello legato alla logistica, al movimento delle merci e delle persone, è diventato un argomento fondamentale soprattutto dopo il Covid. In quel momento qualunque cittadino medio si è reso conto che le merci arrivavano negli scaffali perché dietro c'era un lavoro. Ora che succede? La digitalizzazione è fondamentale in questo settore perché consente un risparmio di tempi, risparmio di costi, una fluidità di procedure, un aiuto all'integrazione. ''Informazioni che sono sempre crescenti – spiega nel secondo Talk di Forum Legal Next 2023 in corso a Milano, Francesco Munari, partner, Deloitte legal head of practices, porti, trasporti e shipping - e che devono essere selezionate nel modo migliore. In una attività complessa come quella della catena logistica, concorrono moltissimi attori, moltissimi operatori, istituzioni, amministrazioni, imprese e quindi condividere dei dati per rendere più fluido lo spostamento delle merci è centrale in questa prospettiva. Anche il ruolo degli avvocati cambia nella misura in cui l'avvocato non diventa più colui che risolve un problema che è sorto in questa catena, ma deve diventare un attore che contribuisce a facilitare il cambiamento individuando quelle che sono le regole e i processi più virtuosi e più efficaci per garantire la trasformazione digitale, ecologica e di fluidità del trasporto, in linea con gli standard che ci sono gli standard legali, gli standard operativi e con tutte le regole che vengono impattate da questa attività. Pensiamo alla privacy, pensiamo alla cyber security, pensiamo a 1000 altre questioni di cui oggi''. La discussione si è poi spostata sullo stato del nostro Paese a livello di infrastrutture e non solo: “A livello di hardware – ha continuato Munari - cioè quelli di infrastrutture fisiche, l'Italia non è messa male, salvo situazioni un po' critiche in Liguria. E' sulla digitalizzazione, sul software che invece questa velocità va aumentata e incrementata. Abbiamo perso un po di anni. Da qualche mese abbiamo un nuovo player statale che deve darsi carico di formare, di costruire la piattaforma logistica nell'interesse di tutti gli stakeholder. Questo lavoro verrà implementato nei prossimi mesi e auspicabilmente nei prossimi anni. Quando tutto sarà in rete, anche l'Italia potrà giocare un ruolo ancora più importante in un settore comunque già cruciale per l'economia del nostro paese''.