(Adnkronos) - Proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, di aree fabbricabili e terreni agricoli alla cassa per il pagamento dell’acconto IMU 2023. Entro il termine di venerdì 16 giugno sarà necessario eseguire il versamento della prima rata, da calcolare sulla base delle aliquote deliberate dal Comune di riferimento per lo scorso anno. A dicembre, con il pagamento della seconda quota, bisognerà invece tener conto delle nuove aliquote e dei regolamenti relativi al 2023. Diverse le esenzioni e le agevolazioni previste e, tra queste, la più importante è quella relativa alla prima casa: come di consueto l’IMU non si paga sull’abitazione principale, mentre è dovuta sulle seconde case secondo le regole previste dall’Ente locale. Tra le novità si segnala inoltre la nuova esenzione introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 per le case occupate abusivamente.

La scadenza dell’acconto IMU rappresenta il primo importante appuntamento fiscale del mese di giugno e, secondo i dati elaborati dal Servizio UIL Lavoro, Coesione e Territorio, l’appuntamento vale un totale di 11 miliardi di euro, 22,1 miliardi se si considera tutta la somma dovuta. Dal 2020 l’IMU comprende anche l’ex TASI e, come di consueto, è dovuta su immobili e terreni di proprietà. Due le scadenze annue previste: entro il 16 giugno è necessario eseguire il pagamento della prima rata dell’imposta, da calcolare guardando alla somma versata lo scorso anno. Entro la scadenza del 16 dicembre, che cadendo di sabato è automaticamente differita a lunedì 18, bisogna invece versare il saldo dell’IMU dovuta per l’anno in corso, comprensivo di eventuale conguaglio in caso di aumento delle aliquote deliberate dal proprio Comune. Queste le regole principali da considerare in vista dell’appuntamento di venerdì 16 giugno, accanto a quelle relative ai soggetti obbligati al versamento e ai casi di esonero.

Presupposto per il versamento dell’IMU è il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Il proprietario e il titolare di altro diritto reale quale ad esempio l’usufrutto o l’abitazione sono invece i soggetti tenuti al versamento, così come rientrano nell’ambito di chi dovrà adempiere entro il 16 giugno anche il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, e il locatario in caso di locazione finanziaria di immobili da costruire o in fase di costruzione. Regole generali che si affiancano alleesenzioni IMU confermate per il 2023, tra cui la prima e la più importante è relativa all’abitazione principale. Fatta eccezione per le case di lusso, l’IMU non si paga sulla prima casa, ossia sull’immobile che è sede di residenza anagrafica e dimora abituale del suo possessore.

Le regole principali per l’applicazione dell’IMU non sono cambiate, ma alcune lievi modifiche sono state introdotte dall’ultima Legge di Bilancio. Tra le ipotesi di esenzione dal pagamento dell’imposta sono state incluse anche le case occupate abusivamente. Il proprietario dell’immobile non dovrà versare l’IMU sugli immobili non utilizzabili né disponibili, a patto che sia stata presentata denuncia di occupazione abusiva o in caso di avvio di un’azione giudiziaria penale. Confermata inoltre l’esenzione dal versamento per i comuni di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto colpiti dagli eventi sismici del 2012, agevolazione che si applicherà fino alla ricostruzione e alla dichiarazione di agibilità degli edifici interessati. Da tenere a mente inoltre la più recente proroga introdotta per i comuni colpiti dall’alluvione a partire dal mese di maggio, residenti nei territori interessati delle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana individuati dal decreto legge n. 61/2023. La scadenza dell’acconto IMU slitta dal 16 giugno al 20 novembre e il versamento dovrà essere eseguito entro il nuovo termine in un’unica soluzione.