Come si calcola la prestazione energetica di un immobile?
(Adnkronos) - La prestazione energetica di un immobile si riferisce alla quantità annua di energia necessaria all'utilizzo standard dell'edificio. Il che si traduce nel fabbisogno energetico annuale in termini di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria per gli edifici residenziali. Nel caso di edifici non residenziali vanno considerate anche le voci per illuminazione, movimentazione ascensori e scale mobili per gli edifici non residenziali. Per stabilire la classe energetica di un immobile bisogna tenere presente diversi parametri:
- Tipologia di impianti per riscaldamento, climatizzazione, produzione di acqua calda.
- Materiali impiegati.
- Esposizione dell'edificio.
- Tipologia di infissi ed isolamento termico dell'edificio.
- Zona climatica.
- Presenza di impianti di ventilazione meccanica.
La prestazione energetica documenta il consumo energetico e le emissioni di CO2, dati che vengono riportati in apposito Attestato di Prestazione Energetica, rilasciato da un tecnico professionista.
Il calcolo della prestazione energetica è particolarmente complesso e prende in considerazione diversi elementi, anche se è possibile in maniera più semplice fare una stima approssimativa della classe energetica, per la quale è fondamentale un dato in particolare, il consumo annuo di metano espresso in metri cubi. A partire da questo dato infatti è possibile ricavare il consumo energetico annuo in chilowattora per metro quadro che rappresenta uno degli indicatori principali per determinare la classe energetica. Per il calcolo si procede in questo modo: il consumo annuo in metri cubi di metano va moltiplicato per 8,3 (kWh termici), la cifra ottenuta va divisa per il numero di metri quadri di superficie calpestabile dell'immobile.
La prestazione energetica viene espressa in classi individuate da lettere dell'alfabeto: si va dalla classe più bassa, G, ovvero quella con consumi maggiori, alla più alta A4, che garantisce il massimo livello di efficienza energetica. Vediamo le singole classi energetiche nel dettaglio:
- Classe A4, consumo inferiore a 15 kWh/mq.
- Classe A, consumo compreso tra 15 e 30 kWh/mq.
- Classe B, consumo compreso tra 31 e 50 kWh/mq.
- Classe C, consumo compreso tra 51 e 70 kWh/mq.
- Classe D, consumo compreso tra 71 e 90 kWh/mq.
- Classe E, consumo compreso tra 91 e 120 kWh/mq. - Classe F, consumo compreso tra 121 e 160 kWh/mq.
- Classe G, consumo compreso maggiore di 160 kWh/mq.
La classe energetica è importante anche perché influisce sul valore commerciale di un immobile oltre che per il suo impatto a livello ambientale e di consumi energetici. Si pensi che secondo i dati Istat, ad oggi nel nostro Paese ci sarebbero oltre 12 milioni di edifici in classe energetica G, ovvero la più bassa con consumi energetici elevati ed alti livelli di emissioni di CO2.