Roma, 21 giu. (Labitalia) - “La pubblicazione di questi dati ormai rappresenta da qualche anno un momento fondamentale che ci servirà per esaminare l'elaborata ricerca dell'osservatorio e cercare di trarre delle conclusioni. Il titolo del convegno è 'Tutto regolare?': quel punto interrogativo lascia molti dubbi: i dati non saranno positivi come ce li aspettiamo, ci auguriamo da anni di superare l'asticella del milione di iscritti all'Inps”. Lo dichiara Alfredo Savia, presidente di Nuova Collaborazione (Associazione Nazionale datori di lavoro domestico) nel corso del convegno “Tutto regolare?” Colf, badanti e baby sitter in Italia, nel corso del quale è stato presentato il Report 2023 curato dall’Osservatorio Inps sul lavoro domestico. “Gli operatori -aggiunge- sanno quando è difficile perchè il lavoro nero imperversa. Credo che la crisi sia determinata più che dalla crisi economica, che sicuramente incide fortemente, dalla crisi della cultura del lavoro, che ancora non è entrata nella testa degli italiani, soprattutto per quanto riguarda il lavoro domestico). Come associazione datoriale siamo presenti dal 1969: il nostro obiettivo era arrivare a fare il primo contratto nazionale collettivo, e ci siamo riusciti nel 1974,". ha proseguito il presidente Savia. “Stiamo andando avanti ma la nostra missione è cambiata: abbiamo aggiunto a questi valori iniziali alcune iniziative diverse, anche in relazione a quelli che sono diventati i cambiamenti della famiglia. È cambiato il sistema di vita, la famiglia non è mai stata protetta dai decisori politici: se guardiamo le agevolazioni che sono state fatte nel tempo, il lavoro domestico è quasi sempre escluso, c'è una scarsa sensibilità. Come associazione abbiamo anche cercato di rafforzarci, ci stiamo adattando alle nuove necessità, ma credo che la politica debba fare il proprio ruolo e aiutare noi ma soprattutto le famiglie con provvedimenti duraturi nel tempo, soprattutto in materia fiscale, che agevolino l'assunzione di badanti. Chiediamo alla politica maggiore interesse e sensibilità” ha concluso il presidente di Nuova Collaborazione.