Milano, 21 giu. (Adnkronos) - L’AI generativa e le altre tecnologie di frontiera stanno inaugurando un nuovo futuro per il business, in cui la fusione tra digitale e fisico non è solo all’origine di nuovi prodotti e servizi, ma è anche il traino di una nuova era della ricerca scientifica. Sullo sfondo, l’aggregazione e l’utilizzo responsabile dei dati quale driver di questa nuova realtà. È quanto emerge dalla nuova edizione della Technology Vision, lo studio annuale di Accenture che si propone di anticipare e intercettare i principali trend tecnologici che impatteranno sulla vita di imprese e consumatori nei prossimi anni, presentata ieri all’Accenture Innovation Center di Milano. L’ascesa di ChatGPT ha attirato l'attenzione del mondo sul potere dell'AI generativa per aumentare le capacità umane. Secondo lo studio di Accenture, si stima che fino al 40% di tutte le ore lavorative sarà supportato o potenziato dall'intelligenza artificiale basata sul linguaggio. Tra i leader aziendali, il 98% degli intervistati concorda che i modelli di base dell'AI svolgeranno un ruolo importante nelle strategie della propria organizzazione nei prossimi tre-cinque anni. "Oggi l’Italia - dice Mauro Macchi, amministratore delegato di Accenture Italia- ha la grande opportunità di raggiungere i livelli di produttività dei principali paesi, accelerando l’adozione delle tre tecnologie che rappresentano il digital core delle organizzazioni contemporanee: cloud, dati e intelligenza artificiale". Ciò consentirà, spiega, di mettere in pratica "quella che in Accenture definiamo una reinvenzione totale, una trasformazione continua, consapevole e responsabile in cui la tecnologia gioca il ruolo di abilitatore del cambiamento". Questo, insieme ad un dialogo sempre più strutturale tra pubblico e privato, aggiunge, "consentirà di aumentare la competitività e guidare la crescita. Il nostro Sistema Paese sarà in grado di vincere questa sfida solo se riuscirà a sincronizzare ed indirizzare opportunamente le trasformazioni nella tecnologia, nello sviluppo di nuove competenze e nei meccanismi organizzativi". L’Intelligenza Artificiale Generativa, prosegue, è senz’altro "la tecnologia più promettente e la sua adozione renderà necessario formare non solo i nuovi talenti ma, soprattutto, la forza lavoro attuale con l’upskilling/reskilling di 9 milioni di lavoratori". Investire in formazione porterà anche alla "creazione di 2,5 milioni di nuovi lavori direttamente collegati a questa tecnologia". La rapida diffusione dell’AI, sottolinea, pone delle sfide "anche dal punto di vista etico e regolatorio e per questo guardiamo con favore alla nuova normativa proposta dal Parlamento Europeo". Accenture, conclude, è "pronta a fare la propria parte per aiutare le organizzazioni a potenziare il proprio digital core, come dimostra anche il recente annuncio di investire 3 miliardi di dollari nella divisione Data & AI per portare a 80mila il numero di esperti in Intelligenza Artificiale e creare nuove competenze che permetteranno di liberare nuovo valore". La Technology Vision 2023 di Accenture, che ha coinvolto complessivamente 4.777 aziende in 34 paesi e 25 settori merceologici, identifica quattro tendenze fondamentali che caratterizzeranno il prossimo futuro. La prima è l'AI generativa, perché quasi tutti i dirigenti concordano sul fatto che questa sarà il co-pilota dell’ingegno e delle capacità umane, stimolando significativamente creatività e innovazione (98%), e inaugurerà una nuova era dell'intelligenza aziendale (95%). In secondo luogo, l'identità digitale, dal momento che la capacità di autenticazione di persone e risorse rappresenterà l’anello di congiunzione tra il mondo digitale e quello fisico, e risulta oggi percepita dall'85% dei dirigenti come un imperativo aziendale strategico e non solo un problema tecnico. Poi, la raccolta e l'utilizzo consapevole dei dati: l'intelligenza artificiale non può raggiungere il suo pieno potenziale fino a quando le aziende non riusciranno ad utilizzare in maniera strategica i dati a loro disposizione; il 90% dei dirigenti ritiene che i dati stiano diventando un fattore chiave di differenziazione competitiva all'interno delle organizzazioni e trasversalmente per tutti i settori. Infine, la dialettica tra scienza e tecnologia, un rapporto che sta diventando sempre più stretto, con l'una che accelera il progresso dell'altra e viceversa: il 75% degli intervistati ritiene che questa dialettica produttiva potrebbe in futuro sbloccare alcune delle più importanti sfide dell’umanità in vari ambiti. "La Technology Vision di quest’anno -ha detto Valerio Romano, Cloud First Lead di Accenture- ha l’obiettivo di esplorare quattro trend che avranno un impatto decisivo nel nostro futuro e che aiuteranno le aziende a trovare nuove soluzioni a problemi che ora sembrano insormontabili, ma che potrebbero avere una risoluzione proprio nell’integrazione di queste e altre tecnologie già più affermate come il Cloud". Tra queste, ha sottolineato, "l’Intelligenza Artificiale Generativa si sta sviluppando molto rapidamente, e la sua adozione richiede una visione ad ampio raggio, che ne comprenda non solo gli impatti tecnologici, di per se rilevanti, ma anche quelli organizzativi e di processo. Al tempo stesso -ha concluso- il suo impiego richiede un approccio integrato alle leve tecnologiche che l’abilitano".