Roma, 22 giu. (Adnkronos) - Marcello Minenna è stato sottoposto agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della procura di Forlì. Il provvedimento per l'attuale assessore all’Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici, della Regione Calabria ed ex direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli è stato eseguito dalla polizia. Ai domiciliari anche l’ex deputato della Lega, Gianluca Pini. Per gli inquirenti, tre anni fa Minenna e Pini avevano stretto un "pactum sceleris". In particolare l'ex parlamentare "prometteva a Minenna di accreditarlo all'interno della 'Lega Salvini Premier' in modo che venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva altresì la riconferma della nomina a Direttore Generale dell'Agenzia delle Dogane a seguito del cambio dell'esecutivo, che effettivamente otteneva"’. Minenna dal canto suo, si legge nel capo di imputazione, "accettava le promesse di accreditamento all'interno del partito 'Lega Salvini Premier' e di riconferma della nomina nel ruolo di Direttore Generale dell'Agenzia delle Dogane in cambio dell'asservimento della sua funzione pubblica agli interessi privati dell'imprenditore Pini"’. In particolare, secondo l’accusa, "a fronte delle richieste di intervento di Pini in occasione delle importazioni di merci per il contrasto al Covid-19, Minenna metteva a servizio di Pini l'esercizio della sua funzione pubblica sia intervenendo egli stesso con gli uffici territoriali per risolvere le problematiche di Pini sia dando ordini ai suoi più stretti collaboratori, dirigenti nazionali dell'Agenzia delle Dogane, di mettersi disposizione" dell'ex parlamentare "per risolvergli i problemi che l'imprenditore aveva in fase sdoganamento della merce ovvero in fase di accertamenti da parte dei funzionari territoriali delle dogane". L'arresto è arrivato nell'ambito di un'inchiesta della procura di Forlì e della Dda di Bologna che ha emesso in totale 34 provvedimenti cautelari. L'indagine riguarda alcuni episodi di corruzione ed è scaturita da un'inchiesta sul traffico di droga. Tra gli altri sarebbero stati arrestati anche funzionari della prefettura di Ravenna e dell'Ausl Romagna. Nell'inchiesta sono coinvolti anche esponenti del mondo imprenditoriale romagnolo anche con importanti trascorsi istituzionali di livello nazionale nonché appartenenti alle istituzioni asserviti ad interessi economici estranei e contrastanti con il fine pubblico, la trasparenza e la legalità della pubblica amministrazione. Questa mattina sono state eseguite congiuntamente misure cautelari detentive su disposizione della Direzione Antimafia di Bologna, anche in Belgio e Germania, nonché nei confronti dell'ex parlamentare, di pubblici funzionari in servizio presso la Prefettura di Ravenna, presso l'Ausl Romagna, presso le forze dell'ordine e nei confronti dell'ex direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato. Complessivamente tutta l'attività investigativa ha portato all'esecuzione di 34 provvedimenti cautelari custodiali e sequestri preventivi per un ammontare di circa 63 milioni di euro. L'operazione di oggi giunge al culmine di un'indagine antidroga avviata dalla Squadra mobile della Questura di Forlì nel gennaio del 2020 nei confronti di un sodalizio straniero dedito al traffico di stupefacenti. Le indagini hanno permesso di confermare l'ipotesi di coinvolgimento nel traffico internazionale di droga di un imprenditore forlivese con precedenti penali operante nei settori dell'autotrasporto. Il quadro iniziale è stato oggetto delle ulteriori investigazioni finalizzate a conoscere più in profondità i legami criminali alla base del traffico di stupefacenti. Due episodi cruciali, da un punto di vista del riscontro probatorio, hanno poi segnato le indagini. L'arresto in frontiera da parte delle Autorità italiane, nell'estate del 2020, di due fratelli soci di un'impresa di autotrasporto che, provenienti da' Belgio, alla guida di un autoarticolato, trasportavano circa ventotto chilogrammi di cocaina suddivisi in panetti da un chilo l'uno. Il trasporto è stato preceduto da un viaggio in nord Europa dell'Imprenditore forlivese assieme ai due fratelli poi arrestati. Le perquisizioni eseguite nella primavera del 2021 che hanno avuto come obiettivo le sedi di diversi operatori economici, dell'Agenzia delle Dogane dei Monopoli, dell'Ausl Romagna e di alcuni degli indagati. L'analisi del contenuto dei dispositivi elettronici sequestrati (pc e smartphone) ha permesso di ricostruire dettagliatamente i rapporti intessuti dall'ex parlamentare con appartenenti alle istituzioni per ottenerne uno stabile asservimento delle loro pubbliche funzioni ad interessi economici e imprenditoriali prettamente personali. Le comunicazioni acquisite hanno inoltre rivelato l'esistenza di legami dell'ex parlamentare con esponenti politici di rilievo nazionale. L'indagine ha avuto anche ad oggetto l'analisi di flussi finanziari delle disponibilità man mano emerse nel corso delle investigazioni.