Rivolta Wagner, Zelensky: "Russia nel caos, è solo l'inizio"
Kiev, 24 giu. (Adnkronos) - "Ora c'è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo...La debolezza della Russia è evidente". Lo ha scritto in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando la rivolta di Wagner. "Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Invia colonne di truppe per distruggere la vita di un altro Paese, ma non riesce a impedirgli di fuggire e di tradirlo quando la vita resiste. Terrorizza con i missili e, quando vengono abbattuti, si umilia per ricevere uno Shahed (drone iraniano, ndr. - denuncia Zelensky in un lungo post -. Disprezza la gente e manda centinaia di migliaia di persone in guerra, per poi barricarsi nella regione di Mosca contro coloro che ha armato. La Russia ha a lungo mascherato la sua debolezza e stupidità con la propaganda. E ora c'è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo. E tutto questo è dovuto a un solo uomo, che ancora e ancora ci spaventa con il 1917, anche se non è in grado di portare a nient'altro".
"La debolezza della Russia è evidente. Una debolezza su larga scala - sottolinea ancora il presidente ucraino -. E più a lungo la Russia manterrà le sue truppe e i suoi mercenari sul nostro territorio, più caos, dolore e problemi creerà a se stessa. Anche questo è ovvio. L'Ucraina è in grado di proteggere l'Europa dalla diffusione del male e del caos russo. Manteniamo la nostra forza, unità e potenza. Tutti i nostri comandanti e soldati sanno cosa fare. Gloria all'Ucraina!".
"Tutto è appena all'inizio in Russia" dice il consigliere di Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak. "L'operazione antiterrorismo di Prigozhin sul territorio russo ha già portato alla cattura di Rostov, diverse autostrade federali e il quartier generale del distretto sud", scrive in un tweet, sottolineando che "la divisione tra le élite è troppo evidente: accettare e fingere che tutto sarà sistemato non funzionerà. Qualcuno deve assolutamente perdere: o Prigozhin (con un finale fatale), o il collettivo 'anti-Prigozhin' (il gruppo di Putin e la cosiddetta cooperativa 'Ozero', legata al circolo ristretto del presidente)".