Roma, 6 lug. (Adnkronos Salute) - Sullo stato di avanzamento del Pnrr della Missione 6 Salute, "siamo assolutamente in linea con le tempistiche dettate dall'Europa . Lo ha ribadito il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto oggi a Roma all'evento Anci 'Missione Italia 2021-2026, Pnrr dei Comuni e delle città'. "Si è detto che abbiamo speso solo l'1%. Abbiamo speso questa percentuale - ha precisato il ministro - perché nel target di quest'anno quella era la spesa prevista". "Stiamo facendo le gare - ha aggiunto - e quindi i finanziamenti verranno spesi a partire dall'anno successivo. Siamo perfettamente in linea, e questo è importante perché, rafforzando la medicina territoriale e con la telemedicina, potremmo avere una sanità più equa che rispetti completamente i dettami dell'articolo 32 della Costituzione e supereremo tante diseguaglianze che ancora ci sono". Il Pnrr nasce per "dare risposta alla pandemia. Ma dispiace osservare che il capitolo della sanità è quello meno finanziato all'interno del piano". Il Pnrr uno strumento che nasce per questo settore, al quale però "vengono assegnati molti soldi, ma meno rispetto ad altri capitoli. E' un po' paradossale che un finanziamento che aveva come finalità quello di rimettere al centro la salute pubblica poi dà alla Missione sulla sanità meno finanziamenti di altri", ha precisato Schillaci. In merito a possibili modulazioni, "se ci sono fondi che arrivano da qualche altra Missione la sanità li prende volentieri", ha evidenziato. "Il capitolo dedicato alle infrastrutture - ha rimarcato il ministro - deve mettere in conto il fatto che, con l'aumento dei prezzi dei materiali, abbiamo un aumento dei costi per realizzare le infrastrutture che è del 15%". Mentre per quanto riguarda "le grandi apparecchiature, i fondi hanno tenuto conto solo del costo netto delle macchine. Ma chiunque si occupa di sanità, in primis i Dg, sa che poi queste devono essere installate negli ospedali e questo è un costo che ammonta più o meno al 10% del valore delle strumentazioni stesse. Per cui siamo in costante confronto con il ministro Fitto e là dove ci sono spazi e possibilità siamo lieti di avere altri fondi, che andranno usati in maniera adeguata". Sull'incremento del Fondo sanitario nazionale "a fine mese cominceremo i primi colloqui con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti per la legge di Bilancio. E' per me un tema molto caro, come lo è per la maggior parte degli italiani. Ma credo che oltre ad avere più soldi sarà importante spenderli bene". "Chiederemo più soldi. Ma - ha aggiunto il ministro - i primi che arriveranno dovranno essere dati agli operatori. Credo che sia giusto valorizzarli e non continuare a chiedere sempre e solo sacrifici. C'è un capitolo importante della valorizzazione del capitale umano". Per Schillaci ci sono diversi temi da affrontare ma "aumentare il Fondo sanitario nazionale vuol dire soprattutto pagare meglio i medici". E questo significherà "avere più medici che lavorano nel Servizio sanitario nazionale e abbattere le liste d'attesa che sono, per me e per tutti i cittadini italiani, il problema più angosciante".