Emanuela Orlandi, bucate le gomme dell'auto del fratello Pietro
Roma, 8 lug. - (Adnkronos) - Bucate le quattro gomme dell’auto di Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, la cittadina vaticana scomparsa 40 anni fa. È accaduto nei giorni scorsi e, dopo la denuncia al commissariato Borgo di Roma, sono ora in corso le indagini della polizia per chiarire i motivi dell’accaduto. “Molto probabilmente è il gesto di un folle, di qualcuno a cui sto antipatico per qualcosa che ho detto o fatto. Mi auguro sia un gesto isolato ma se in futuro a qualcuno dovesse venire in mente un gesto intimidatorio, sappia che io denuncio, non sto in silenzio a subire”, ha detto all’Adnkronos commentando il gesto di cui è stato vittima, a pochi giorni dal quarantennale della scomparsa della sorella.
La notizia era stata anticipata dal blog 'Notte criminale’. La macchina di Orlandi era parcheggiata ed è stata ritrovata con tutte e quattro le ruote “squarciate con un coltello” . A quanto si apprende verranno esaminate le telecamere della zona alla ricerca di indizi utili a chiarire cosa è successo.
Dopo le parole di Pietro Orlandi rispetto alle uscite notturne di san Giovanni Paolo II da cui si era innescata una bufera, la madre che vive ancora in Vaticano aveva ricevuto una lettera anonima con minacce velate. Il gesto di oggi potrebbe avere un collegamento? “Tutto è possibile. Rispetto alla questione di Wojtyla - ricorda -arrivò quella lettera a mia madre, qualcuno sui social si disse contrariato però poi andare lì col coltello e tagliare le gomme... In un luogo, come Borgo Santo Spirito, pieno di telecamere”. Pietro spiega di avere subito sporto denuncia: “Le gomme tagliate erano solo quelle della mia auto. Erano tagli di coltello. Ora stanno visionando le telecamere. Vedremo”.
Una intimidazione per la battaglia che il fratello della cittadina vaticana porta avanti da 40 anni? “Quattro ruote bucate indicano che la macchina deve stare ferma, però non capisco a che altro possa portare. A qualcuno sto antipatico per qualcosa che ho detto, o perché insisto sulla questione della commissione. Il fatto che al sit in per il quarantennale abbia detto che ci sono stati senatori avvicinati da personaggi interni al Vaticano indica che c’è qualcuno in Vaticano che la Commissione non la vuole. Ma che significato ha questo gesto? Che si pensa? Che uno non parli più? Immagino perciò sia più un gesto isolato. O magari, chissà’ anche per la questione di Wojtyla” alla luce delle tante polemiche che montarono. “Sicuramente - ribadisce il fratello di Emanuela- sapevano che quella era la mia macchina”. Pietro guarda oltre l’atto vandalico subito: “La cosa importante è che la prossima settimana dovrebbe essere convocata la conferenza della capigruppo. Mi auguro decidano di calendarizzare il voto” .