Nella classifica Censis l’ateneo è terzo tra i piccoli non statali. Due anni fa era all’ottavo posto Roma, 12 lug. (Adnkronos/Labitalia) - Una crescita costante, certificata dalla classifica delle università italiane stilata dal Censis e resa nota in questi giorni. L’Università degli Studi Link sale al terzo posto tra i piccoli atenei non statali, mettendosi alle spalle realtà importanti e consolidate, in un’analisi che prende in considerazione diversi aspetti: i servizi erogati, le borse di studio, la condizione delle strutture, il livello di internazionalizzazione, la comunicazione e i servizi digitali. “Solo due anni fa la Link era all’ottavo posto di questa classifica”, racconta il presidente dell’ateneo, Pietro Luigi Polidori. “Io avevo assunto da pochi mesi il mio ruolo ed eravamo determinatissimi a intraprendere un percorso di crescita che puntasse all’eccellenza. C’è ancora strada da fare, ma oggi abbiamo ottenuto un riconoscimento importante, per il quale ringrazio il corpo docente e tutti coloro che ogni giorno lavorano per migliorare questa università”. Come spiega Anna Graziano, professore associato in Economia degli intermediari finanziari e delegato del rettore ai ranking di ateneo, “abbiamo svolto un grande lavoro per valorizzare le strutture, per aumentare i servizi a beneficio del corpo studentesco e per sviluppare una premialità per i più meritevoli. Ma il percorso continua e nei prossimi anni andremo a migliorare anche le altre voci che compongono la classifica”. “Questo ranking dimostra come la nostra sia un’università inclusiva e orientata agli studenti”, conclude Carlo Alberto Giusti, rettore della Link. “Al centro di tutti i processi dell’ateneo ci sono i ragazzi. Loro sono il futuro del Paese e per formarsi al meglio hanno bisogno di strutture in grado di garantire tutto il supporto possibile in termini di servizi, di spazi e di didattica”.