(Adnkronos) - In un mondo "sempre più incerto", la Nato nel summit di Vilnius ha confermato la propria "unità", prendendo decisioni "all'altezza" dei tempi "difficili" che viviamo. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice nella capitale lituana. Quello di Vilnius, ha affermato, "non era un vertice Nato come gli altri. L'aggressione russa all'Ucraina e il domino di conseguenze che il conflitto ha provocato hanno, in questo anno e mezzo, messo in discussione molte delle nostre certezze". Ma, "in questo mondo sempre più incerto, questo vertice è riuscito a ribadire una delle certezze, che è l'unità dell'alleanza atlantica, la determinazione di tutti gli alleati a difendere i propri valori, a difendere le regole del diritto internazionale, senza le quali nessuno di noi sarebbe al sicuro. E difendere il diritto internazionale e la sicurezza comune è anche il modo migliore che abbiamo per difendere la sicurezza dei nostri cittadini". Il summit di Vilnius, ha continuato la premier, "si tiene in un momento storico eccezionale. Non poteva non assumere decisioni che fossero all'altezza di questo tempo in tema di deterrenza e difesa, attraverso misure che includono nuovi piani di difesa regionale e le relative forze in stato di massima prontezza. L'Italia ha sostenuto e sostiene gli adattamenti in corso, come mostrano i importanti contributi che l'Italia offre in tutto il fianco orientale e nel Mediterraneo", ha detto ancora. Quanto all'Italia ha "rivendicato" il proprio "ruolo nell'Alleanza" e "ha chiesto più attenzione al fianco sud", perché "ogni cosa che accade si ripercuote su altri quadranti", in particolare in Africa, dove la guerra in corso in Ucraina ha delle ripercussioni notevoli. Per l'Italia è "importante continuare a investire per rafforzare la nostra l'industria, le nostre capacità nella difesa. La nostra libertà ha un costo: questo vale la pena di ricordarlo a chi vorrebbe che smobilitassimo, perché quello che si investe in difesa torna dieci, cento volte tanto in termini di capacità di difendere i propri interessi nazionali", ha detto ancora Meloni. "E quelli che dicono che dobbiamo smobilitare e allo stesso tempo denunciano certe ingerenze - ha proseguito - devono capire che le due cose non stanno insieme. Noi vogliamo essere una nazione e crediamo che l'Europa e i nostri partner debbano essere capaci di difendere il più possibile i loro interessi nazionali e questo si fa anche con la capacità che si ha di difendersi". "Sono contenta dei passi avanti importanti che abbiamo fatto in tema di garanzie di sicurezza per l'Ucraina", ha quindi sottolineato la presidente del Consiglio. "Questa è una precondizione per la pace - ha spiegato - se noi non capiamo questo, se noi non capiamo che gli ucraini tenderanno a non fidarsi mai completamente di quello che si può definire in un tavolo di trattative, e che quindi serve che ci siano delle garanzie, vuol dire che non siamo in grado di lavorare in tema di pace".