Roma, 13 lug. (Adnkronos) - “L’Europa è un gigante alimentare. Che esporta nel mondo cifre inaudite. Dobbiamo trovare compromessi ed equilibri più avanzati e più giusti. L’Europa deve guidare la svolta ambientale, che però non si fa contro l’agricoltura. Bisogna tenere insieme ambiente e agricoltura. Più si polarizzano più si fa un danno all’agricoltura e non si aiuta l’ambiente”. Lo ha detto intervenendo all’Assemblea di Ancc-Coop Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao. "Da prima della pandemia, oggi ci sono 122 milioni di persone in più nell’area della malnutrizione. Devo dire - aggiunge - che alcuni segnali interessanti ci sono, perché la situazione si è stabilizzata in Asia e in America latina, mentre in Africa la situazione rimane preoccupante anzi si aggrava sempre di più. Tutto ciò anche a causa di uno sconvolgimento climatico che diventa norma, diventa strutturale. E questo interessa in particolare il Mediterraneo: qui più che altrove i caratteri strutturali degli eventi calamitosi e meteorologici naturali si verificano. Questi fenomeni sono sempre più frequenti e più intensi. È questa la nuova normalità”. “Ma anche la tenuta dei sistemi agroalimentari, che è poi il concetto della filiera, non può essere dissociata da quegli elementi di sistema che consentono a una struttura di reggere o non reggere”, afferma Martina. "E in questo senso si potrebbero introdurre delle riforme utili, ad esempio nel campo della finanza globale. In questo campo ci sono stati effetti distruttivi, per esempio nel caso dei futures sui beni agricoli. Nati con l’intenzione sacrosanta per dare stabilità ed equilibrio, oggi sono diventati uno strumento formidabile anche, non dico solo ma anche per speculare", sottolinea.