Roma, 27 lug. (Adnkronos) - Continua l’impegno di Lidl Italia contro lo spreco alimentare con il lancio del “sacchetto antispreco”, un progetto che restituisce valore a frutta e verdura esteticamente non perfetta, ma ancora buona e sicura, oppure con la confezione rovinata. L’iniziativa, che coinvolge tutti i 730 punti vendita Lidl presenti sul territorio nazionale, permetterà ai clienti dell’Insegna di contribuire alla lotta contro lo spreco alimentare, acquistando questi speciali sacchetti di ortofrutta non più rispondente agli standard commerciali aziendali. I sacchetti antispreco vengono preparati quotidianamente dal personale del punto vendita dopo un’accurata selezione dei prodotti e sono disposti all’interno di un carrello dedicato nella zona retrostante le casse. Ogni sacchetto antispreco contiene 4 kg di frutta e verdura e può essere acquistato al prezzo fisso di 3 euro. Il numero di sacchetti confezionati dal singolo punto vendita varia a seconda della disponibilità giornaliera di merce idonea all’attività. "Come catena di supermercati, possiamo svolgere un ruolo importante nella lotta contro lo spreco alimentare, tema a noi molto caro sul quale, siamo attivi già da molti anni con numerose iniziative – commenta Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia - Grazie al nostro sacchetto antispreco, intendiamo promuovere un consumo più consapevole, sensibilizzando i nostri clienti che, infatti, hanno saputo cogliere lo spirito dell’iniziativa, dimostrando di apprezzarla sin da subito". L’introduzione dei sacchetti antispreco rientra nel più ampio progetto “Too Good To Waste” lanciato da Lidl nel 2019, che prevede l’applicazione di sconti mirati al fine di incentivare la vendita dei prodotti che si avvicinano alla data di scadenza. A ciò si aggiungono l’ottimizzazione continua dei processi di ordine, stoccaggio e rotazione della merce, e un fitto programma di donazione delle eccedenze in collaborazione con Fondazione Banco Alimentare Onlus. Tale progetto, denominato “Oltre il carrello - Lidl contro lo spreco”, ha portato fino ad oggi al recupero di oltre 31.000 tonnellate di cibo, equivalenti a 62 milioni di pasti.