(Adnkronos) - Acquistare casa all'asta è una prassi sempre più ricorrente negli ultimi anni, anche se i dati più recenti parlano di una decisa frenata di tale tipologia di compravendita immobiliare. Infatti, secondo un report di Reviva, nei primi sei mesi del 2023 si sono registrate poco più di 85.500 aste immobiliari, con una diminuzione di 21 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2022. Il dato fa particolarmente riflettere in quanto rappresenta il valore più basso dal 2019, escludendo il 2020, anno della pandemia che per ovvi motivi si discosta dalle statistiche in quanto le aste furono sospese per motivi sanitari. Dunque, la netta riduzione del numero di aste immobilari è significativa di una generale riduzione del numero di procedure esecutive pendenti nei tribunali. Diminuzione particolarmente evidente nelle aste di immobili non residenziali che registrano una diminuzione su base annua del 28%, mentre quelle relative a immobili residenziali si sono ridotte del 18%. In termini di valore dell'offerta minima di immobili all'asta questa è scesa a 83 mila euro per gli immobili residenziali, era 85 mila euro nel 2022. Rimane invece piuttosto costante l'offerta minima degli immobili non residenziali, così come quella relativa ai terreni. Un altro dato interessante è la crescita della percentuale di vendite telematiche che raggiungono il 40%, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Una tendenza non proprio positiva in quanto le aste immobiliari telematiche sono ancora più complicate rispetto a quelle in presenza e favoriscono la possibilità che vadano deserte, un fatto che contribuisce a ridurre ulteriormente il valore dell'immobile all'asta.